Lo scorso 22 aprile alcuni spari di pistola hanno colpito una cisterna che si trovava nel centro di Amazon a Torrazza Piemonte e stando alle informazioni lette su un sito di anarchici, i colpi sarebbero partiti proprio da loro.
Questo quanto si legge sul loro sito: “Non è facile intimidire la più grande azienda del mondo. Ma non è sicuramente un motivo valido per non provarci”.
La Digos (Divisione Investigazioni Generali e Operazioni Speciali) non sarebbe pienamente convinta di questa rivendicazione da parte degli anarchici.
In base alle loro ricerche, i colpi che hanno colpito lo stabilimento di Amazon provengono da una carabina da caccia, arma inusuale per l’area anarchica.
Inoltre, nella dichiarazione non vengono citati i precedenti due episodi, ovvero il proiettile ritrovato in un bagno e il proiettile vagante in un parcheggio che ha ferito il dipendente di una ditta esterna.
Infine, relativamente vicino al centro di distribuzione Amazon ci sarebbe un poligono di tiro. Questa sarebbe un’alternativa alla rivendicazione degli anarchici.
Ad oggi però nulla di certo da parte della Digos che prosegue nelle sue indagini.