Home Blog Page 8

Cura al Coronavirus: all’Amedeo di Savoia si sperimenta il Remdesevir

0

Si avvicina il 4 maggio, data nella quale l’Italia dovrebbe fare il primo passo verso un progressivo ritorno alla normalità. Certo le relazioni interpersonali e la vita in generale non saranno come prima, ma si tratta di una iniziale apertura.

Questo però non significa che il Coronavirus sia debellato, nonostante i numeri degli ultimi giorni parlino di un miglioramento. La pandemia è ancora in corso. E con essa gli sforzi medici a tuttotondo per provare a trovare un farmaco che rappresenti, se non il vaccino, perlomeno una cura a questo nuovo virus.

Amedeo di Savoia: la nuova idea contro il Coronavirus

Sono tanti i farmaci sperimentati fino ad ora, con risultati differenti. In queste ore arriva una notizia importante sotto questo punto di vista dall’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, quello specificamente dedicato alle malattie infettive nel capoluogo piemontese.

Anche il famoso ospedale torinese è infatti stato coinvolto, insieme ad altri, nella sperimentazione di un nuovo farmaco contro il Coronavirus. Si tratta del Remdesevir. La procedura di sperimentazione è in realtà di carattere nazionale ed internazionale e durerà 28 giorni, sotto la guida e supervisione del professor Giovanni Di Perri.

Remdesevir: che cos’è e come funziona

I pazienti sottoposti saranno 40, tutti colpiti dal virus in forma acuta. Si tratta ovviamente di persone che avevano concesso la propria autorizzazione a sperimentazioni mediche di questo tipo, in precedenza. Ma nella pratica che cos’è il Remdesevir?

Una terapia antivirale che è già stata utilizzata anche per curare l’ebola: i suoi effetti infatti vanno ad inibire la replicazione del genoma di tutti i virus RNA. Ed è proprio questo l’elemento chiave. Il Covid-19 infatti fa parte di questa famiglia di virus. Il farmaco è stato sviluppato da Gilead Sciences, società che stanzierà una cifra di 7506 euro per il test su ogni paziente: l’ASL non sarà perciò chiamata a sostenere alcun costo.

Coronavirus: il contagio può avvenire anche attraverso le lacrime. L’ultima scoperta dello Spallanzani

0

Chi è positivo al Coronavirus può contagiare gli altri anche attraverso le lacrime. Questa è l’ultima scoperta che i ricercatori dello Spallanzani hanno dimostrato attraverso uno studio pubblicato su Annals of Internal Medicine.

Stando alla loro spiegazione, il virus del SarsCov2 è attivo anche all’interno delle lacrime di chi è positivo e anche una piccola goccia potrebbe contagiare il prossimo. In sostanza, gli occhi non sono più solo da considerare come ingresso per il virus ma anche una porta di uscita che mette a rischio tutte le persone che non sono state contagiate da esso.

Il virus è in grado quindi, di replicarsi sia nell’apparato respiratorio e sia nelle congiuntive.

Il tampone che ha dato il risultato di questa ricerca

A dare questa risposta definitiva è stata a prova del nove fatta con un tampone oculare prelevato da un paziente, dopo il terzo giorno di ricovero in ospedale, in quanto positivo al virus.

Gli studiosi dello Spallanzani hanno immediatamente isolato il virus prelevato dal tampone e in seguito ai test hanno confermato che è in grado di replicarsi nelle congiuntive.

Non per nulla, la paziente che è ricoverata allo Spallanzani e alla quale è stato prelevato il tampone oculare, prima di essere ricoverata per il Coronavirus, lamentava e presentava una congiuntivite bilaterale.

Concetta Castilletti (responsabile dell’Unità Operativa Virus Emergenti del Laboratorio di Virologia dello Spallanzani) si è così espressa in merito a questa eccezionale scoperta: “Questa ricerca dimostra che gli occhi non sono soltanto una delle porte di ingresso del virus nell’organismo, ma anche una potenziale fonte di contagio, ne deriva la necessità di un uso appropriato di dispositivi di protezione in situazioni, quali gli esami oftalmici, che si pensava potessero essere relativamente sicure rispetto ai rischi di contagio che pone questo virus”.

Si parla di una scoperta così eccezionale e importante per il piano della sanità pubblica che l’OMS (organizzazione mondiale della sanità) era d’accordo con l’Editor della al Annals of Internal Medicine per la sua pubblicazione.

La questione della positività dei tamponi oculari

Un’altra questione salta all’attenzione di tutti gli studiosi in merito alla questione della trasmissibilità del virus attraverso le lacrime.

Infatti, il tampone oculare che è stato prelevato alla paziente e che è risultato positivo al virus, risultava tale fino al 27esimo giorno di ricovero, quando ormai il tampone prelevato dal distretto respiratorio non presentava più alcuna traccia del virus.

Questa questione è un pezzo in più alla complicata questione del potenziale infettivo del virus. Come evidenzia anche Marta Branca (direttore generale dello Spallanzani) i continui studi sul Covid-19 e soprattutto i risultati importati come questo appena pubblicato dai ricercatori dell’ospedale sono un contributo prezioso su questo virus e fa si che si possa conoscere meglio il suo meccanismo di contagio.

Il consiglio degli oculisti

Conoscere meglio il virus e soprattutto le sue modalità di contagio sono un passo fondamentale per la prevenzione e per la cura di esso.

In merito a quest’ultima scoperta, gli oculisti hanno chiesto a tutti i cittadini di proteggere gli occhi con degli occhiali da vista, ovviamente anche non graduati, per chi non ha esigenze particolari.

Insieme alla mascherina che copre naso e bocca, gli occhiali sarebbero un plus che aumenterebbe la sicurezza personale, oltre che quella per gli altri.

Ovviamente, non vanno bene tutti i tipi di montature. Più è grande meglio è, perché si parla di piccole goccioline che possono essere dirette oppure stare nell’aria.

Matteo Piovella (presidente della Società oftalmologica italiana) ha dichiarato che è necessario che tutti indossino gli occhiali protettivi per poter riuscire ad arrivare alla Fase II.

Canale ufficiale Telegram della Regione Piemonte per tenere informati i cittadini sul Covid-19

0

La protezione civile della Regione Piemonte e i settori della comunicazione regionali hanno attivato su Telegram il canale pubblico e ufficiale della Regione Piemonte.

Il servizio è stato messo a disposizione per i cittadini affinché possano venire a conoscenza di tutte le notizie, informazioni e aggiornamenti locali inerenti  al Coronavirus.

Il canale pubblico, @Covid-19 Info Piemonte raccoglierà tutte le notizie più importanti che il sito ufficiale della Regione Piemonte ha pubblicato in merito al Covid-19.

Oltre al sito ufficiale le notizie attingeranno anche ai profili ufficiali Twitter @piemonteinforma e @regionepiemonte, oltre che dai siti delle fonti istituzionali certificate.

In questo modo si contrasteranno le numerosissime fake news che circolano in giro per il web in questo periodo storico così delicato, in cui i cittadini sono vulnerabili e che possono abboccare a notizie non certificate e con basi infondate.

La scelta di Telegram è stata presa in quanto si tratta di uno dei servizi di messaggistica istantanea più diffusi e utilizzati anche a scopo lavorativo.

Infine, Telegram offre anche un servizio di broadcasting , ovvero la diffusione di programmi radiotelevisivi.

Torino, le indicazioni per 25 aprile e 1 maggio: chi apre e chi resta chiuso

0

L’Italia prosegue nel suo lockdown forzato, per contribuire al limitare la diffusione del Coronavirus. La pandemia è infatti ancora in corso, nonostante i numeri siano in miglioramento. Trascorso ormai più di un mese dall’emissione del decreto legge “io resto a casa”, questo è stato più volte prorogato nel tempo.

Allo stato attuale, le misure preventive e forzate dovrebbero durare sino alla data di lunedì 4 maggio. Ecco che, giunti nelle settimane conclusive di aprile, Torino si domanda come potrà affrontare due date simboliche che arriveranno a stretto giro di boa: il 25 aprile e il 1 maggio. Andiamo a vedere quali sono le decisioni in merito a queste giornate.

25 aprile e 1 maggio: cosa succede a Torino

Il 25 aprile si celebrerà il 74° anniversario della Liberazione dell’Italia, mentre il 1 maggio avrà luogo la Festa dei Lavoratori: che cosa succederà però nel capoluogo piemontese? Quali attività resteranno chiuse e quali invece apriranno, in uno scenario già particolare com’è questo? Il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, nei giorni scorsi ha firmato un’apposita ordinanza relativa a queste tematiche.

In essa, viene chiaramente specificato che gli unici negozi che avranno la possibilità di restare aperti saranno: farmacie, parafarmacie, attività dedicate alla vendita di prodotti sanitari, edicole, benzinai ed aree di servizio autostradali. Resteranno consentite, oltre a queste, anche le consegne a domicilio per tutti i settori.

Escluse queste esigue eccezioni, tutte le altre attività dovranno restare chiuse. Da segnalare quindi la situazione di alimentari e supermercati. Questa volta, anche queste attività non apriranno al pubblico nelle date sopra citate.

La sindaca Appendino: “Ripartire? Torino lo farà presto, ma in sicurezza”

0

Non è una situazione semplice quella in cui è piombata Torino, da un periodo lungo ormai quasi due mesi a questa parte. Ma d’altronde, è il medesimo scenario che sta attanagliando l’intera Italia e che a lungo ha colpito anche la maggior parte delle altre nazioni. La pandemia in corso non ha permesso altre tipologie d’azione: chiusura quasi totale delle attività, reclusione forzata nelle abitazioni, sospensione di ogni evento.

Ecco che però proprio nelle ultime ore è arrivato un moto d’orgoglio da parte del primo cittadino torinese. Una dichiarazione significativa, seppur molto consapevole del quadro in cui ci troviamo e dei limiti che questo comporta. Parole che arrivano direttamente da Chiara Appendino, la sindaca del capoluogo piemontese. E che possono far sperare Torino in una ripartenza: progressiva certo, ma almeno attuabile.

Torino pronta a ripartire? Le parole di Appendino

Ospite della trasmissione Agorà su Rai Tre, la sindaca di Torino ha così parlato in merito alla situazione della sua città: “Non si può chiedere ai torinesi di continuare a stare a casa: diventa complicato. Avremo bisogno di aiuti dallo Stato, ma stiamo lavorando per ripartire presto. Ovviamente, conciliando le necessità con la sicurezza dei cittadini”

Questo, in sostanza, il succo delle sue dichiarazioni: una posizione forte, che mostra con grande chiarezza quale sia la volontà della città di Torino e dei suoi cittadini. Gli aiuti da parte dello Stato invocati si concretizzerebbero in risorse economiche, ed è chiaro che alcuni elementi cittadini andrebbero modificati: la linea di trasporto pubblico per esempio dovrà essere rinforzata e ridisegnata parzialmente. Ma Torino sembra avere il piano per una ripartenza.

La cultura a Torino non si ferma: “Incipit Offresi” prosegue sui social

0

La cultura resiste, ed è più forte delle difficoltà: si piega ma non si spezza, nel capoluogo piemontese. Torino è da sempre patria di questa inestimabile ricchezza intellettuale, e si distingue anche in questa situazione così complessa e imprevedibile. La pandemia, l’emergenza, la chiusura forzata di tutte le attività. Ma la cultura si trasforma, e prosegue in altra modalità: sui social network, sfruttando il mondo dell’online.

Sono davvero tante le iniziative promosse nel corso di queste settimane da parte del mondo culturale piemontese sulle piattaforme virtuali. L’ultima, è una notizia freschissima, e riguarda un format tanto caro ai torinesi quanto a tutti coloro che amano cimentarsi nella scrittura: “Incipit Offresi” non si piega al virus, ma prosegue.

“Incipit Offresi”: cos’è e quando ripartirà

L’esperimento è bellissimo, e la riuscita lodevole: si tratta del primo talent letteratio dal format itinerante, dedicato proprio agli aspiranti scrittori. A coloro che adorano le avventure e le storie di ogni sorta, non soltanto da leggere ma anche da elaborare ed alle quali dare una forma scritta.

Un’iniziativa (ideata e promossa dalla Fondazione ECM – Biblioteca Archimede di Settimo Torinese e Regione Piemonte, con la collaborazione della casa editrice Archimedebooks) nata per essere ovviamente reale, per riunire persone e appassionati dal vivo, per muoversi “live” tra le piazze.

Ma che in questo periodo si è data una nuova pelle, ed ha deciso di mostrare il “dietro le quinte” della scrittura, attraverso il coinvolgimento di scrittori più o meno affermati e degli attori di BTeatro. I contenuti saranno infatti disponibili online, a partire dal primo appuntamento che è in programma questo giovedì, 23 aprile, alle ore 18.30: il primo ospite sarà Guido Catalano, e tutto sarà visibile sulla pagina Facebook di Incipit Offresi oppure sul canale Youtube della Biblioteca Archimede.

Campionato, c’è la data per la ripresa? Tra due giorni la verità

0

Il campionato di Serie A è pronto per ripartire? Forse è troppo presto per dirlo con certezza, ma quel che è sicuro è che si stanno compiendo sensibili passi in avanti in questa direzione. Lo sport in Italia è ormai fermo da un mese e mezzo, a qualsiasi livello e per tutte le competizioni. Sono molti gli sport che hanno optato per una conclusione definitiva, triste e forzata, della stagione in corso.

Ma non così il calcio: la volontà è quella di ripartire, condivisa da quasi tutte le parti in gioco. Ripartire sì, ma solo con tempistiche e modalità che siano conformi allo sviluppo dal virus: insomma, quando e come si potrà. Nelle ultime settimane la federazione e gli organi competenti hanno svolto più summit, incontri e riunioni per provare a definire ogni aspetto. La svolta è finalmente arrivata?

Campionato: si riparte? Ecco le ultime novità

Dati e numeri relativi al Coronavirus parlano di una situazione in graduale miglioramento in tutta Italia, ma sicuramente non ancora adatta per la ripresa delle competizioni agonistiche. Eppure, le parti sembrano essere sempre più vicine ad un accordo, ed emerge la data che potrebbe cambiare la storia di questo periodo e della relativa decisione.

Dopodomani infatti, mercoledì 2 aprile, tutto potrà essere molto più chiaro: è in programma un maxi summit tra tutte le autorità competenti e le società. In questa riunione, si deciderà se e quando ripartire con gli allenamenti delle squadre di Serie A. Per prima cosa verrà esaminato il protocollo per la ripartenza, in questi giorni giunto ai ministri della salute e dello sport, rispettivamente Roberto Speranza e Vincenzo Spadafora.

Attenendosi a questo documento, la videoconferenza in programma vedrà partecipare oltre a queste due cariche anche il presidente FIGC Gabriele Gravina, i presidenti di Lega A, Lega B, Lega Pro, Lnd, una delegazione delle commissione medica FIGC ed i presidenti delle associazioni calciatori, allenatori e arbitri. Insomma, tutte le parti in causa protagoniste del campo e del calcio nel suo insieme. Tutti uniti per trovare una soluzione.

Jw.org, i Testimoni di Geova si raccontano con un sito web

0

In tantissime occasioni si tende a parlare di testimoni di Geova, pur ignorando nello specifico quali siano le definizioni e le caratteristiche di questi stessi. Il motivo risiede nella presenza, sicuramente molto folta e certamente poco rara, dei testimoni stessi all’interno di ogni realtà conosciuta e cittadina, al fine di un messaggio che molto spesso vuole essere diffuso ad un contesto cittadino ignaro di quelle che siano le caratteristiche principali dei testimoni di Geova e del loro credo.

Per questo motivo, è fondamentale conoscere chi siano i testimoni di Geova, quale sia la loro confessione, quale la storia del movimento e tante altre informazioni che potrebbero essere fondamentali. Non a caso, il movimento dei testimoni di Geova si propone come incredibilmente libero e capace di accogliere tutti coloro che vogliono conoscere e aderire alle azioni e alle iniziative del movimento stesso.

Attraverso tutto ciò che è spiegato all’interno del sito dei testimoni di Geova e a quelle iniziative che portano alla diffusione del messaggio, è possibile conoscere molto del movimento cristiano: nello specifico, ecco come conoscere i testimoni di Geova.

Tutte le informazioni presenti sul sito dei testimoni di Geova

In un momento storico come quello dell’attualità, sarebbe difficile se non impossibile aspettarsi che anche i testimoni di Geova hanno un sito grazie al quale diffondere le loro informazioni. È ovvio che, trattandosi di un portale, riesca ad esprimere una risposta adeguata a tutti quegli interrogativi che potrebbero porsi al momento della conoscenza del messaggio degli stessi testimoni di Geova e non solo.

In effetti, il portale si basa su un primo interrogativo necessario, che rispecchia quella situazione che molto spesso si pone di fronte alla situazione di diffusione del messaggio del movimento religioso e cristiano: Forse ci hai visto andare di casa in casa, e magari hai letto notizie sui giornali o sentito altri che parlavano di noi. Ma conosci davvero i Testimoni di Geova?

Sulla base di queste considerazioni è possibile conoscere tutte le informazioni possibili direttamente sul sito dei testimoni di Geova. In effetti, il sito stesso offre una grandissima panoramica, oltre che numerose informazioni, relativa ad una serie di conoscenze possibili e che ruotano intorno al mondo degli stessi: per tutti coloro che volessero conoscere tutte le informazioni relative alla realtà dei testimoni di Geova, è presente una grande panoramica storica, che permette di identificare tutte le informazioni che fanno parte della storia del movimento religioso cristiano, a partire dalla sua fondazione fino a considerare i momenti più importanti della storia dei testimoni di Geova stessi.

Ovviamente, non si tratta delle uniche informazioni che possono essere conosciute sul sito: il portale, infatti, offre una serie di sezioni che riescono a soddisfare tutte le possibili richieste e ricerche da parte degli utenti, sia che si tratti di testimoni di Geova, sia di persone che vogliono volontariamente conoscere il credo e la confessione del movimento, attraverso tutte le informazioni che riguardano le azioni, le iniziative e gli incontri che avvengono all’interno della folta comunità dei testimoni di Geova.

Per questo motivo, è innanzitutto possibile conoscere una sontuosa Biblioteca digitale, all’interno della quale consultare non soltanto i testi sacri e la Bibbia – oggetto di numerose traduzioni nel corso della storia del movimento religioso cristiano -, ma anche tanti altri testi che possono indirizzare le conoscenze da parte di coloro che si affacciano al movimento.

Infine, è possibile porre direttamente delle domande agli amministratori del portale, o basarsi su tutte quelle domande già elaborate e che risiedono negli interrogativi maggiormente espressi riguardo alla realtà dei testimoni di Geova: è, chiaramente, il caso della sezione FAQ, che permette di conoscere direttamente – con interrogativi mirati o con domande maggiormente poste – il mondo in questione.

Tutto ciò, unito alla possibilità di consultare documenti, musica, video e tanto altro ancora, contribuisce ad una conoscenza approfondita del movimento religioso, che possa essere magari finalizzata alla volontà di aderire allo stesso o alle sue iniziative. Del resto, il sito lascia anche diversi numeri in grado di spiegare la portata del movimento in tutto il mondo, lasciando intendere che si tratta di un qualcosa di molto più grande rispetto a ciò che superficialmente si potrebbe pensare:

  • 240: i paesi in cui sono attivi i Testimoni di Geova
  • 683.117: i Testimoni a livello mondiale
  • 618.182: gli studi biblici a domicilio tenuti gratuitamente
  • 919.041: i presenti all’annuale Commemorazione della morte di Cristo
  • 712: le congregazioni in tutto il mondo

Come sono diffusi i testimoni di Geova nel mondo?

I numeri precedentemente citati permettono di comprendere quale sia la grande portata del movimento dei testimoni di Geova, diffuso praticamente in tutto il mondo; se uno sguardo piuttosto superficiale potrebbe portare a pensare che si tratta di un movimento di piccole dimensioni o di scarsa diffusione, in realtà il movimento religioso cristiano è altamente presente in Italia e nel mondo, in alcune realtà anche di fronte ad una difficoltà di riconoscimento normativo o semplicemente religioso da parte della cittadinanza.

Considerando il numero dei testimoni di Geova attivi nel mondo e, allo stesso tempo, prendendo in considerazione tutti i dati che hanno riguardato lo sviluppo del movimento dal Novecento ad oggi, il tasso annuo di crescita dei membri attivi è stato del 2,5%.

E ancora, prendendo in considerazione i dati forniti dal movimento, nel 2019 nel mondo i testimoni di Geova attivi nell’opera di predicazione erano 8.683.117, organizzati in 120.053 congregazioni presenti in 240 paesi o territori. Le ore totali di predicazione, secondo i dati stessi, sono state 2.088.560.437, mentre gli studi biblici tenuti ogni mese nel 2019 sono stati 9.618.182.

500 positivi al Coronavirus solo Moncalieri, Nichelino e Carmagnola

0

Ieri sera, 10 aprile 2020, la Regione Piemonte ha pubblicato i numeri di tutti i contagiati dei comuni piemontesi.

Pubblicazione non molto gradita dal primo cittadino di Santena, Ugo Baldi. Il sindaco si è espresso a nome anche di altri sui colleghi della cintura sud di Torino che hanno chiesto di non pubblicare numeri che mettono in mezzo sia chi è contagiato che chi lo è stato ed ora è guarito.

stando ai dati regionali, il comune con più contagiati è Moncalieri, con ben 227 persone, a seguire Nichelino con 160 persone e Carmagnola con 107.

In totale sarebbero 500 le persone contagiate, solo nei comuni più grandi e vicini a Torino.

Riguardo a questi numeri, il sindaco di Santena ha voluto esporsi e parlare anche per i suoi colleghi, non appoggiando molto la scelta della Regione, dicendo: “Il numero dei casi positivi, riportato in testa ai grafici dei singoli Comuni, non tiene conto della situazione attuale, non tiene conto dei soggetti guariti. In questo modo, i dati possono essere interpretati in maniera scorretta“.

Baldi ha proseguito il suo discorso, chiedendo alla Regione di accompagnare i numeri con dei chiarimenti e spiegazioni, in modo da non incutere paure infondate ai cittadini e rendendoli partecipi realmente della situazione.

Riteniamo che sia necessaria almeno una legenda chiara e un ‘cappello’ esplicativo per una lettura realistica del dato“.

 

Trionfo di film spagnoli su Netflix durante la quarantena degli italiani

0

In un periodo di reclusione forzata come quello che sta vivendo l’Italia e anche il resto del Mondo, sono tante le attività che si possono svolgere a casa.

Tra le preferite in assoluto c’è la visione di film e serie tv. Grazie a Netflix e simili si possono vedere comodamente dal divano di casa propria tutti i film, telefilm e cartoni animati.

Ma chi sarà presente nella lista dei più visti su Netflix? Vi diamo un suggerimento: Spagna.

Ebbene sì, le produzioni spagnole stanno prendendo il sopravvento e in una top 10 fra film e serie tv la maggioranza delle posizioni la occupano quelle di origine spagnole.

Vediamoli insieme in ordine di gradimento, facendoci aiutare anche dalla nuova lista di più visti che offre Netflix.

1° posto: La casa di carta

La casa di carta, serie tv spagnola amatissima e seguitissima in tutto il mondo e in particolare qui da noi in Italia, non poteva non essere al primo posto della top 10.

Una serie fenomeno che vede all’azione una banda di scaltri e intelligenti ladri, che al grido della resistenza cercano di derubare la banca di Spagna.

Azione, romanticismo, dramma e comicità si miscelano per dare origine ad un cocktail di emozioni senza eguali. Non ci stupisce che questa serie abbia generato così tanto successo.

E da come è finita la quarta stagione (tranquilli niente spoiler) possiamo però dire con tranquillità che ci sarà una quinta stagione e anche una sesta.

Non ci rimane che aspettare novità più sicure in merito.

2° posto: Vis a Vis- il prezzo del riscatto

Un altro successone spagnolo in classifica. Al secondo posto abbiamo Vis a Vis, una specie di Orange in the new black, in stile spagnolo.

Un’altra drama/crime di 4 stagioni che vede protagoniste delle carcerate, tra cui il personaggio principale, una ingenua e dolce ragazza che entrerà in carcere per un reato non commesso.

Qui dovrà imparare a convivere con persone diverse da quelle che ha avuto intorno fino a poco fa e a riuscire a cavarsela facendosi nuove amicizie e facendo attenzione ad altre.

3° posto: la casa di carta- il fenomeno

Alla casa di carta non basta il primo posto in classifica e quindi si sono presi anche il terzo posto, offrendo così la pole position interamente alla Spagna.

La casa di carta: il fenomeno è un documentario di un’ora che racconta appunto come è stato possibile un così grande successo.

Attenzione! Guardate il documentario solo dopo aver finito la quarta stagione, all’interno ci sono molti spoiler su di essa.

4° posto: Freud

Abbandoniamo per un attimo, ma solo per un attimo tranquilli, la Spagna per dirigerci in un paese più freddo, l’Austria e la Germania.

Qui è stata ambientata la tanto attesa serie sulla gioventù dell’eccentrico psicoanalista Freud.

8 puntate in cui si racconterà la vita in gioventù di Sigmund Freud e la sua voglia di lasciare un segno nel mondo della psicoanalisi e far ricordare per sempre il suo nome.

Filosofo, neurologo e psicoanalista ma anche detective e uomo fragile. Questo traspare in queste otto puntate, ma non vogliamo svelarvi troppo, vi lasciamo la libertà di scegliere se vedere questa serie.

Noi la consigliamo.

5° posto: Elite

Pensavate di aver lasciato alle spalle le produzioni spagnole. Ebbene no, al quinto posto troviamo un’altra serie spagnola: Elite.

Anche questa volta spagna e di nuovo serie drama/crime, ma con protagonisti un gruppo di liceali alle prese con amori, studi e delitti.

Un gruppo eccentrico e viziato di studenti di una delle più prestigiose scuole provate di Spagna viene spezzato e scosso da un gruppo di ragazzi provenienti dal medio ceto sociale che hanno vinto una borsa di studio per quella scuola.

Amori, amicizia, intrighi, sfarzi e delitti caratterizzano questa serie molto amata dagli italiani.

6° posto: Riverdale

Al sesto posto troviamo una serie statunitense: Riverdale. Può sembrare una banale serie di e per adolescenti ma in realtà potrebbe stupirvi con dei colpi di scena non da poco.

Dinamiche intriganti che vi faranno venir voglia di vedere tutte le puntate in un solo giorno.

Consigliato!

7° posto: Lo show di Big Show

Serie ispirata alla vita di uno dei più famosi wrestler, anzi meglio ex-wrestler degli anni ’90.

Dopo i duri e acrobatici combattimenti sul ring, Big Show deve affrontare delle nuove sfide, molto più dure di quelle che vedeva sul ring.

Dovrà crescere ben tre figlie in Florida. Serie comica da non perdere per tirarsi su il morale in questo periodo.

8° posto: Justice League

Questo ottavo posto non ha bisogno di molte parole e raccomandazioni, diciamo che si vede da sola, basterà dire Marvel e poi Justice League.

Netflix sta lanciando sul suo catalogo una serie dei più famosi film della Marvel per tenere compagnia a tutti i suoi fan.

Oltre a Justice League, ci sarà Batman vs Superman e Wonder Woman.

9° posto: Toy boy

Anche il penultimo posto della classifica è occupato dalla spagna e di nuovo da una serie originale Netflix: Toy Boy.

Agli iberici piace il genere drama/crime e anche questa serie è incentrata su un omicidio o meglio su un riscatto.

Il presunto assassino, uno spogliarellista, sarebbe stato incastrato dalla sua amante e per via di essa ha passato sette anni in carcere a Malaga.

In previsione del nuovo processo, il ragazzo vuole smascherare la donna e avere la sua rivincita.

10° posto: Unknow- senza identità

Film d’azione che vede come protagonista Liam Neeson che in Unknow- senza identità, interpreta il ruolo di un uomo che in seguito ad un incidente stradale si vede prendere il suo posto da uno sconosciuto.

Vi consigliamo di guardarlo per sapere come finisce.