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Lo studio di ASL Torino: il Tocilizumab, per l’artrite, è efficace contro il Coronavirus

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Prosegue la lotta contro il Coronavirus a livello globale ma anche locale: ieri l’Italia è entrata nella famosa Fase 2, con un progressivo allentamento delle misure restrittive, ma contemporaneamente in questi giorni è proprio dalla Penisola che sembrano arrivare le novità più interessanti in merito alla pandemia.

E soprattutto, alla sua cura. Se si stanno facendo passi avanti anche per quel che riguarda il vaccino, ma in questo senso sarà ancora necessario attendere qualche mese, vengono invece fatte delle preziose scoperte anche per alleviare i sintomi del Covid-19. L’ultima di questo elenco proviene proprio dal Piemonte, ovvero dall’ASL di Torino.

ASL Torino: il Tocilizumab contiene il Coronavirus

Nelle scorse settimane infatti è stato condotto uno studio su 63 malati, ai quali è stato somministrato il Tocilizumab. Ma di che cosa si tratta? Questo farmato è in sostanza normalmente impiegato in situazioni caratterizzate da alcune forti infiammazioni dei grossi vasi, e in particolare per il trattamento dell’artrite reumatoide.

Applicato ai malati di Coronavirus però, ecco la scoperta: può essere molto efficace anche in questi casi. In che modo? Bisogna partire dal presupposto che nelle sue forme più gravi questo virus è in grado di innescare una “tempesta citochinica”, ovvero una risposta infiammatoria. Il Tocilizumab può entrare in gioco proprio in questi casi, contrastando l’interleuchina 6 (una delle componenti principali della sopra citata “tempesta”).

Il farmaco agisce perciò andando nella pratica a contenere la risposta infiammatoria innescata dall’infezione. Una sorta di lenitivo temporaneo, che può però rivelarsi estremamente utile per la cura di quei casi colpiti in forma più grave.

Giocatori della Juventus pronti a ripartire con gli allenamenti nei prossimi giorni

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La Fase 2 è iniziata e con essa- gradualmente- si inizia a pensare anche a ripartite su tutti gli ambiti. Anche i giocatori della Juventus sono pronti (lo sono sempre stati) per ripartite con gli allenamenti nei prossimi giorni.

Alcuni di essi, fra i quali possiamo citare, Demiral, Bernardeschi, Pjanic,  Pinsoglio e Cuadrado, questa mattina si sono diretti al J-Medical per poter fare alcuni accertamenti fisici prima di rimettersi in campo per gli allenamenti.

Tra la giornata di domani e quella di mercoledì sono previsti gli inizi degli allenamenti per i bianconeri.

Infatti, da oggi il centro sportivo della Juventus è aperto e potrà ospitare gli allenamenti individuali dei giocatori. Come è previsto dalle norme del  nuovo decreto, gli sportivi a livello agonistico possono riprendere i loro allenamenti a porte chiuse e assolutamente in maniera individuale.

 

Fase 2 a Torino: più bici che auto

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Oggi, 4 maggio 2020 parte ufficialmente la Fase 2 dell’emergenza sanitaria da Coronavirus. A Torino già nella giornata di oggi si sono viste molte auto in circolazione ma tra queste anche molte biciclette.

Il Sindaco di Torino, Chiara Appendino,  ha voluto essere molto positiva in merito all’utilizzo di mezzi di trasporto privati ed ecologici,  invitando tutti i cittadini a farne uso per i loro spostamenti.

La mobilità torinese potrebbe cambiare e diventare sempre più eco friendly. Sono previsti- a questo proposito- ben 80 km di piste ciclabili e 2 mila bicicletta a pedalata assistita.

A favore dell’uso delle bici è anche l’Organizzazione mondiale della sanità, valutandola come mezzo ideale per limitare i contagi di Covid-19.

Per questi due validissimi motivi, la città di Torino si sta impegnando a ridurre gli spostamenti con i mezzi pubblici e con i mezzi privati (auto e moto) e incentivare tutti i torinesi ad approfittare anche del bel tempo in arrivo ad usare la bicicletta per poter andare a lavoro.

Infine, ai dipendenti comunali è stato richiesto di far rientrare nel loro turno lavorativo lo spostamenti in bici tra domicilio e lavoro.

 

Torino riapre con la Fase 2: subito due incidenti e code in tangenziale

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Prova ad avvicinarsi ad una ritrovata normalità l’Italia intera, con un processo molto graduale. Da questa mattina è attiva in tutta la Penisola la ormai famosa Fase 2, durante la quale la nazione potrà ripartire in alcuni suoi settori. Dopo quasi due mesi di lockdown totale dunque, a partire da oggi ecco il primo passo verso il futuro.

Queste direttive hanno coinvolto ovviamente anche la città di Torino e la sua provincia, che da oggi si sono riattivate (nei limiti di quanto è concesso) per riprendere una normale vita e circolazione. Un ritorno alla quotidianità che, seppur parziale, ha subito comportato delle conseguenze negative.

Tangenziale Torino: subito code e due incidenti

Questa mattina si sono infatti registrate subito forti code sulla tangenziale attorno al capoluogo piemontese, per gran parte dovute all’immediato verificarsi di due incidenti. Il primo ha avuto luogo nel comune di Rivalta, lungo la strada che porta a Grugliasco: più precisamente, all’incrocio tra questa e l’ingresso della tangenziale.

Si è trattato di uno scontro tra un’auto ed una moto: finita fuori strada la prima, ricoverato al CTO invece il motociclista. Il secondo è avvenuto invece poco prima dello svincolo dell’interporto, in direzione sud. In questo caso si è trattato di un conducente che, da solo, ha perso il controllo della vettura ed è finito fuori strada. Tre quindi i feriti in questa prima mattina di riapertura e di Fase 2 lungo la tangenziale di Torino.

Torino: Ztl aperto fino ad agosto, strisce blu a pagamento dal 1° giugno

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In previsione della Fase 2 la città di Torino si sta preparando anche sull’aspetto della mobilità. Perciò la Ztl sarà aperta fino ad agosto, mentre, le strisce blu per i parcheggi ritorneranno a pagamento dal 1° giungo.

A dare l’annuncio è stata proprio la ministra dei trasporti, Maria Lapietra durante la commissione comunale indetta per discutere della mobilità cittadina e del trasporto pubblico.

Nel corso della commissione la scelta per la Ztl e per le strisce blu è stata motivata dall’intenzione di rendere le strade il più libere possibili a chi dovrà spostarsi per lavoro o per dare un sostegno alla comunità durante la delicatissima Fase 2.

Inoltre, si è discusso anche della questione trasporto pubblico, argomento ben più complicato da gestire.

Per fa fronte ai disagi che si potrebbero provocare ai passeggeri ma anche a chi ci lavora con i mezzi pubblici, si è incrementato il numero di bus e tram ed inoltre, è obbligatorio l’utilizzo di mascherine all’interno di essi.

Infine, su tram, metro e bus saranno regolarizzati gli ingressi in maniera tale da evitare assembramenti.

Ad esempio, i convogli della metrò non potranno ospitare più di 50 o 60 persone, i bus – a seconda della loro lunghezza- un massimo di 20 o 30 passeggeri, mentre i tram il limite massimo di 40 persone. per quanto riguarda il tram 4, il più utilizzato a Torino, verrà diviso in due con un particolare pannello, affinché si possano evitare molti movimenti all’interno di esso.

 

 

 

 

Ministra Azzolina: in arrivo grandi cambiamenti per l’esame di terza media

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Lucia Azzolina, Ministra dell’Istruzione è intervenuta a una diretta online del sito Skuola.net, dichiarando che per tutti coloro che dovranno sostenere quest’anno l’esame finale di terza media, ci saranno grandi cambiamenti.

A tutti i studenti che dovranno sostenere questo esame importante verrà chiesto di preparare una tesina e successivamente ci sarà lo scrutinio finale. Nessun esame orale però per i ragazzi delle terze medie.

Per le altre classi, per le quali non è previsto un esame di Stato finale, si sta avvicinando sempre di più il fatidico momento delle valutazioni di fine anno.

Massima fiducia ai docenti

La Ministra Azzolina ha ribadito che la valutazione degli studenti sarà esclusivamente fatta dai loro insegnanti, nei quali ripone la sua massima fiducia. Solo loro possono valutare l’impegno e i risultati che i ragazzi hanno dimostrato durante tutto l’anno scolastico.

Inoltre, invita anche gli studenti a fidarsi ciecamente degli insegnanti per la fase della loro valutazione.

Come agire per eventuali recuperi?

Un altro tasto dolente della scuola sono i recuperi delle lacune degli studenti. Come fare per recuperare?

La Ministra ha ribadito come sia necessario per gli studenti e soprattutto per il loro futuro, impegnarsi il più possibile con lo studio. “Di base c’è che più si studia oggi meno si deve recuperare domani”-dichiara Azzolina.

La scuola online ha avuto successo in gran parte dell’Italia, con alcune piccole difficoltà e lacune ma ha fatto si che i studenti potessero proseguire il loro anno scolastico.

Chi non si è impegnato in ciò, il prossimo anno, a settembre dovrà recuperare le insufficienze, in caso contrario si troverà svantaggiato dal resto dei suoi compagni e il nuovo anno scolastico potrebbe risultargli molto duro e complicato.

 

No al take away a Torino fino al 9 maggio

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Un NO categorico per il take away a Torino, questa è la scelta del Governatore Cirio, no che durerà fino al 9 maggio.

Stando all’ultimo discorso fatto dal premier Conte, in cui illustrava le nuove regole per la Fase 2, è previsto il servizio take away per ristoranti, bar e locali a partire dal 4 maggio.

I cibi si possono prenotare e pagare sul posto ma una volta ritirati bisognava consumarli solamente all’interno del proprio domicilio.

Iniziativa voluta affinché il settore della ristorazione possa iniziare a vedere un po’ di luce, dopo quasi due mesi di stop.

Tutti i ristoranti del Piemonte che vogliono aderire al servizio take away potranno iniziare ad aprire e vedere i loro prodotti. Tutto il Piemonte ad eccezione di Torino.

Infatti, Alberto Cirio, in seguito ad un consulto con le associazioni di categoria e nonostante tutta la buona volontà e i mezzi per poter ripartire in sicurezza, ha dichiarato che per Torino vuole aspettare il 9 maggio per il servizio take away.

In sostanza, solo dal 9 maggio bar, rosticcerie, pasticcerie e ristoranti potranno vendere cibo e bevande da portare a casa.

Questa decisione è stata presa dal Governatore per poter concretizzare gli sforzi che si sono fatti negli ultimi due mesi di quarantena e salvaguardare la salute di tutti i cittadini.

Scelta ancor più motivata dal ritardo che ha subito la curva dei contagi nella regione Piemonte, in confronto alle altre regioni del Nord Italia.

Infine, a preoccupare maggiormente Cirio è la zona periferica e quindi i quartieri più difficili di Torino.

Zone in cui pizzerie, rosticcerie e ristornanti sono talmente vicini gli uni dagli altri che con il servizio take away potrebbero creare pericolosi assembramenti.

 

 

Il flashmob dei commercianti: a Torino serrande alzate e luci accese per protesta

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Rabbia, delusione, forse anche una buona dose di giustificata frustrazione. Sono questi gli ingredienti che hanno spinto i commercianti torinesi a protestare in serata contro le nuove direttive prese dal Governo italiano per affrontare la situazione. La pandemia di Coronavirus ha spiazzato tutti, ed ha inferto gravi colpi all’economia italiana.

Il nuovo decreto però parla di una progressiva riapertura, a quasi due mesi dall’inizio del lockdown, in data 4 maggio. Non per tutti, tuttavia. Dovranno ancora restare chiuse le attività ed i negozi, che potranno ripartire solamente – forse – dal 18 dello stesso mese. Ed ecco spiegato il motivo della pur pacifica protesta. Vediamo cosa è successo di preciso.

Torino protesta: il pacifico flashmob dei commercianti

Una protesta che è andata ad assumere i connotati di un vero e proprio grido d’aiuto più che altro, una reale richiesta di attenzione. Le luci che si sono accese, le serrande alzate e le porte dei negozi aperte, come non succedeva da più di un mese e mezzo: questa l’atmosfera che ha pervaso i portici di Piazza Vittorio.

Un flashmob pacifico quindi, anche piuttosto silenzioso, che però ha avuto un grande impatto dal punto di vista dell’attenzione richiamata: ci sono tantissimi imprenditori che si ritrovano in difficoltà, ed ai quali lo Stato ha chiesto adesso di prolungare lo stop delle rispettive attività di altre tre settimane. Tempi considerati eccessivi, una decisione che non è stata assolutamente apprezzata. C’è preoccupazione nell’aria, anche a Torino: e i commercianti lo fanno notare con il silenzioso ma impattante flashmob serale.

Torino, il 4 maggio riaprono anche i parchi: la situazione di vigilanza e controlli

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L’Italia è pronta a quella che si può definire come una svolta, considerando l’attuale situazione che da ormai quasi due mesi la tiene stretta in una morsa. La pandemia di Coronavirus non è ancora alle spalle, questo è certo.  Ma lo Stivale si sta attrezzando per una progressiva riapertura. E il giro di boa dovrebbe arrivare proprio il 4 maggio.

Lunedì prossimo: insomma, manca davvero poco. Il Presidente Giuseppe Conte, nell’ultimo discorso alla Nazione tenuto, ha specificato che la riapertura sarà condizionata com’è ovvio che sia. Ma avverrà. E tra le zone che torneranno ad essere aperte ai cittadini, ci sono anche le aree verdi. Come si sta attrezzando in merito la città di Torino?

Riapertura parchi a Torino: “Aumentata la vigilanza”

A proposito della questione si sono espresse varie personalità del territorio torinese e piemontese nelle ultime ore. La questione è piuttosto semplice: sarà fondamentale, adesso ancor di più, evitare gli assembramenti. Nel torinese parchi ed aree verdi non mancano, e la preoccupazione è quella di vedere troppe persone riversate in queste zone contemporaneamente. Ecco perchè i controlli saranno aumentati.

Accordi con la Croce Rossa che, all’ingresso dei parchi, fornirà indicazioni ai cittadini su come muoversi e comportarsi al loro interno. Ma non solo. Su tutto il territorio di Torino la vigilanza sarà aumentata dentro parchi e zone simili, e queste aree verranno anche tenute sotto controllo tramite droni che, costantemente, le sorvoleranno per monitorarle.

I festeggiamenti per il primo maggio si faranno online a Torino

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I festeggiamenti dei torinesi per il Primo maggio si faranno online e potranno essere visualizzati da tutti sulla pagina Facebook del Comitato Arci Torino e di Comunet – Officine Corsare, oltre ad essere ritrasmesse dai partner dell’iniziativa.

Manifestazione di piazza (online), comizi dei lavoratori,dibattiti e infine, come da tradizione, il concertone, questo sarà a grandi linee il programma della giornata per la festa dei lavoratori.

L’iniziativa è stata lanciata dal Comitato Arci Torino e Comunet per poter dar modo a tutti di festeggiare questo importante giorno e soprattutto dare spazio a chi sta mettendo il proprio tempo e impegno affinché si possano costruire reti di protezione e alternative per tutti coloro che hanno voglia di ripartire.

Si parla di ripartenza, ma con quali strumenti e sicurezze? Questo si domandano gli organizzatori dell’evento che lamentano come la pandemia abbia evidenziato molte lacune e contraddizioni all’interno del modello di sviluppo, ritenuto molto debole da tutti i punti di vista.

«Arci e Comunet organizzano un primo maggio di convergenze e riflessioni per far emergere le urgenze dell’oggi e tracciare i sentieri da percorrere domani – spiega Andrea Polacchi, presidente del Comitato Arci Torino – In attesa di poterci rincontrare, abbiamo raccolto l’adesione di gran parte della comunità culturale e ricreativa del nostro territorio e non solo. Faremo un corteo virtuale, con alla fine gli interventi liberi dal palco. Daremo la parola ad un mondo che dovrà essere protagonista della ripartenza».

Prosegue il discorso, Anita Marafioti di Comunet, “al centro il mondo del lavoro perché un mondo nuovo è possibile soltanto se poggia sul rafforzamento delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori e del contesto socioeconomico e ambientale che li circonda».

Il programma dei festeggiamenti virtuali

I festeggiamenti avranno inizio alle ore 10 del mattino del 1° maggio e si concluderannno verso la mezza notte con le note del duo Righeira, Carlone e del direttore del Jazz Festival Li Calzi.

Ad aprire le danze ci sarà la costituzionalista, Alessandra Algostino e il responsabile scientifico di Biennale Democrazia Massimo Cuono, che oltre alla lettura di alcuni punti fondamentali della nostra Costituzione attueranno un dibattito sul bilanciamento delle libertà costituzionali.

In seguito, il comizio digitale dei sindacati, che ricordiamo essere i portavoce dei lavoratori, dei rappresentanti del terzo settore, della scuola e della cultura.

Questo quanto per la prima parte dei festeggiamenti. La seconda parte prevede una finestra sul futuro e sulle visioni per un mondo nuovo.

La poetessa Mariangela Gualtieri leggerà una poesia inedita alla quale seguirà il dibattito: “arte e cultura-due strumenti di democrazia.

A seguire, nel pomeriggio altri dibattiti e confronti con il focus del lavoro e della tutela dei lavoratori.