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Come scegliere il commercialista giusto a Torino

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Per chi ha un’attività, la figura del commercialista è molto importante. Può diventare un vero e proprio punto di riferimento per tutti quegli aspetti economici e fiscali nella gestione di un’impresa. Ecco perché è importante scegliere un buon professionista che sappia rispondere a determinate caratteristiche. Ma come fare a scegliere il commercialista che più corrisponde alle nostre esigenze? In questo senso ci sono delle piccole regole da seguire, valutando la competenza del professionista nel suo consigliarci dal punto di vista gestionale e nel saperci indicare il regime fiscale più conveniente per la nostra attività, la ragione sociale da adottare e le agevolazioni di cui potremmo beneficiare. Ecco come poter fare per scegliere il commercialista giusto.

Valuta la competenza del commercialista

Se ti rivolgi ad un commercialista professionista, come lo studio commercialista Franco Nada a Torino, avrai sicuramente l’occasione di valutare le sue competenze da diversi punti di vista. Un buon commercialista infatti è colui che ti offre dei consigli gestionali, che si dimostra abile nello stendere un piano finanziario adatto alla tua attività e che ti dà una affidabile consulenza dal punto di vista fiscale.

Inoltre un altro parametro che devi considerare quando valuti il commercialista a cui affidarti consiste nel supporto che riesce a darti a livello contabile. Ci sono poi non soltanto aspetti di carattere tecnico, che sono molto importanti. Valuta infatti anche le caratteristiche umane del professionista che vuoi scegliere: potrai così scegliere una persona disponibile e interessata al tuo business.

Sfrutta i suggerimenti

Potresti iniziare la ricerca del tuo commercialista di fiducia, dando un certo peso al passaparola. Puoi chiedere per esempio dei suggerimenti a degli amici, a dei colleghi, a dei conoscenti. Puoi rivolgerti anche a qualcuno che conosci che ha un business simile a quello che vuoi avviare. Soprattutto cerca di capire quali sono i rapporti con il loro commercialista.

Puoi trovare le informazioni utili andando ad informarti anche presso le associazioni di categoria.

Fai un colloquio con vari commercialisti

Un buon modo per valutare il commercialista che potrebbe corrispondere maggiormente alle tue esigenze è quello di fare un colloquio con diversi professionisti, per vedere quale ti convince di più ed operare così una selezione più precisa.

Nel corso del colloquio rivolgi al candidato una serie di domande specifiche, soprattutto richieste che intendono fare riferimento al rapporto di lavoro. Inoltre chiedi se ha esperienze nel tuo settore di riferimento e prendi informazioni sulla gestione delle pratiche all’interno dello studio contabile.

Verifica le competenze specifiche

Naturalmente ricordati che il professionista che sceglierai per la tua attività dovrà occuparsi di uno specifico settore. Quindi cerca di assicurarti sempre che la persona che vorresti scegliere abbia individuato e compreso quali siano le tue esigenze in particolare.

Chiedi quali sarebbero i suggerimenti che vorrebbe darti per amministrare meglio la tua attività e fai riferimento, se è il caso, anche a situazioni specifiche di fatturazione.

È molto importante avere un commercialista competente nel tuo settore, perché sicuramente la tua attività ne potrebbe beneficiare molto.

Renditi conto delle sue referenze

È logico che tu vorresti avere anche delle conferme prima ancora di scegliere il professionista che pensi potrà fare al caso tuo. Quindi potresti benissimo informarti sulle sue referenze e su quali sono i suoi clienti, esaminando il suo portfolio.

Puoi svolgere anche una ricerca su internet e controllare eventuali notizie che riguardano il professionista. In questo modo potrai scoprirne di più sulle sue competenze e sulla sua esperienza.

Cerca di comprendere fino in fondo di quali servizi potresti aver bisogno, per riuscire a capire fin dall’inizio se il commercialista che vuoi scegliere è in grado di fornirteli. Naturalmente non trascurare di analizzare le sue tariffe, per capire se sono compatibili con il budget che hai a disposizione.

Moncalieri, oggi riaprono le aree verdi: l’annuncio del sindaco Montagna

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Le ultime settimane sono state particolarmente complicate, ma oggi anche Moncalieri si prepara a compiere un passo effettivo verso una più ampia ripartenza. La città era stata tra le più colpite dal Coronavirus in termini di numeri del contagio. La situazione è però progressivamente migliorata, ed ora ecco un primo grosso cambiamento.

A partire dalla giornata di oggi, lunedì 11 maggio, a Moncalieri riaprono le aree verdi, così come anche i giardini e gli orti urbani. Tutte queste zone sono nuovamente accessibili al pubblico, per attività motoria sportiva e individuale. Stiamo parlando di 30 aree comunali, che nei giorni scorsi sono anche state sottoposte a interventi di manutenzione. Diverso invece il discorso per le aree giochi per i bambini.

Moncalieri riapre: le parole del sindaco Montagna

A dare l’annuncio ufficiale, ed a tracciare il quadro complessivo della situazione, lo stesso primo cittadino Paolo Montagna. Il sindaco di Moncalieri ieri, attraverso un post sulla sua pagina social personale, ha comunicato le novità a tutti i cittadini. Ricordando una serie di principi, primo tra tutti la necessità di mantenere il distanziamento sociale.

A partire da domani, martedì 12 maggio, riapriranno anche le aree per i cani. In questo caso non basterà solo il distanziamento sociale: necessario anche l’utilizzo delle mascherine. E per quel che riguarda le aree giochi? Le famiglie con i bambini dovranno ancora aspettare.

Come da decreto del Governo infatti, questi luoghi non sono ancora accessibili fino a quando verrà comunicata qualche novità. Nel frattempo il Comune di Moncalieri ha già deciso di muoversi, sanificando queste aree nel corso di questa settimana. In questo modo tutto sarà già pronto in caso di una eventuale riapertura a stretto giro di boa.

Come diventare OSS?

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La popolazione, italiana e non solo, è sempre più anziana. Per rispondere a questo cambiamento della società, è cresciuta la richiesta di professionisti che hanno competenze fondamentali per la salute e il benessere di chi non è più in età così verde. Tra questi, è possibile includere l’OSS (operatore socio sanitario).

Non importa che ci si occupi di assistenza per anziani a Torino o si lavori in un’altra città: in Italia, il percorso per diventare operatori socio sanitario è il medesimo. Quali sono gli step da seguire? Nelle prossime righe, sperando di esserti d’aiuto, ne abbiamo riassunti alcuni.

Percorso formativo per diventare operatore socio sanitario

Quando si parla di come diventare OSS, la prima cosa da ricordare è la necessità di seguire un corso di formazione di natura sia teorica, sia pratica. L’iter in questione ha una durata massima di 18 mesi. Complessivamente, bisogna tenere conto di un monte ore massimo pari a 1000. Una volta concluso il corso, per attestare l’acquisizione delle competenze bisogna dare un esame.

Per quanto riguarda il programma del corso da operatore socio sanitario, ricordiamo che è in modalità blended learning. Ciò significa che parte delle ore di formazione vengono gestite online. Cosa si può dire, invece, in merito alle materie? Che il programma dei corsi per diventare OSS comprende l’attenzione a diversi ambiti.

Tra questi è possibile citare la legislazione, sia nazionale sia regionale, in ambito previdenziale e socio-assistenziale. Proseguendo con i dettagli relativi al programma dei corsi per OSS, è impossibile non chiamare in causa tutto quello che riguarda gli elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi.

Nell’ambito dei programmi dei corsi per operatori socio sanitari non manca il focus sul diritto del lavoro, così come l’approfondimento di tematiche di psicologia e sociologia. Per quanto riguarda l’aspetto pratico, ci si focalizza invece sugli interventi assistenziali rivolti alla persona in determinati contesti di degenza e su tutto quello che riguarda l’igiene degli ambienti.

Chi può diventare operatore socio sanitario

L’accesso ai corsi di OSS è permesso a chiunque abbia finito la scuola dell’obbligo e a chi ha compiuto 17 anni. Alla fine dell’esame sopra citato, la persona che ha seguito il corso ottiene un attestato di qualifica.

Come è cambiato il lavoro dell’operatore socio sanitario con la Legge 3/2018

Quando ci si approccia al lavoro dell’OSS, è utile chiamare in causa un testo normativo che ha cambiato tanto la professione in questione. Di cosa stiamo parlando? Della Legge 3/2018, la cosiddetta Legge Lorenzin.

La legge, entrata in vigore nel suddetto anno, ha previsto l’istituzione di ordini relativi alle professioni infermieristiche e ostetriche. Lo stesso vale per 19 discipline sanitarie di natura non medica. La legge in questione ha previsto altresì la realizzazione di un’area ad hoc per gli OSS, ossia quella socio-sanitaria.

Rimanendo nell’ambito degli operatori socio sanitari, ricordiamo che il testo normativo firmato dall’ex Ministro della Salute ha stabilito altre tre novità importanti. Si tratta nello specifico della formazione unificata nazionale, degli aumenti di stipendio e dell’istituzione di un elenco nazionale degli OSS. Accanto a quest’ultimo, è il caso di citare anche la nascita di diverse organizzazioni – presenti sia a livello nazionale sia su scala locale – il cui operato è finalizzato all’autodisciplina.

Il testo normativo in questione lascia numerose porte aperte e apre una discussione su tutte. Quale di preciso? L’accesso ai corsi di OSS con una preparazione di base superiore a quella che hanno i soggetti con il titolo di terza media.

Super Luna, questa sera tutti con il naso all’insù per ammirarla

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A partire dalle 20 di oggi giovedì 7 maggio 2020 sarà possibile ammirare la bellissima Super Luna, l’ultima di quest anno.

Dall’ultima volta che siamo rimasti con il naso all’insù  per poter ammirare la bellezza della Super Luna è passato poco più di un mese.

Ma fortunatamente questa sera potremo ritornare ad ammirarla dal balcone di casa nostra. Momento da non perdere in quanto sarà la quarta e l’ultima volta del 2020 in cui accade questo fenomeno.

Il fenomeno della Super Luna si verifica quando il satellite è nella fase di plenilunio -meglio conosciuto come luna piena- e in più si trova nel punto più vicino alla Terra.

L’effetto visivo dalla Terra è quello di una Luna dalle dimensioni molto più grandi del solito.

La Luna si troverà a 361.184 chilometri dalla Terra, distanza che in fasi normali è pari a 384mila chilometri.

Fortunatamente il tempo ci è clemente e nella serata di oggi ci regalerà un cielo sereno, ideale per poter ammirare la Super Luna senza ostacoli.

Infine, la Super Luna di maggio veniva chiamata Luna dei Fiori, dagli Indiani d’America. Questo perché con la sua grandezza e luminosità illuminava i loro campi fioriti.

 

 

Chiude a Torino la famosa libreria “Vecchi e Nuovi Mondi”

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Chiude a Torino la famosa libreria “Vecchi e Nuovi Mondi”, icona e punto di riferimento per tutti gli amanti del genere fantasy.

Sugli scaffali della libreria di Marco Dantini non mancava mai un grande classico della fantascienza come nemmeno le new entry di questo genere tanto amato dai lettori.

Vecchi e Nuovi Mondi era il punto di ritrovo e di riferimento per ogni lettore che amante del genere fantascienza. Magic Land, Tigre della Notte e tanti altri famosi libri che hanno segnato le vite di molte persone si potevano trovare in questa fantastica libreria.

Fantastica, ma non invincibile, purtroppo! Sulle vetrine i fogli che annunciano una svendita hanno preso il posto di iconiche locandine.

La crisi che ha colpito molti commercianti del Piemonte ed è giunta fino alla perla di tutto il Nord Italia. Una libreria rara nel suo genere, in quanto era incentrata solo sul genere fantasy.

Dantini afferma con amarezza come la crisi provocata da Coronavirus e soprattutto questi due mesi in cui non ha potuto incassare nulla, abbiano peggiorato la sua situazione.

Nonostante le entrate fossero pari a zero, le uscite c’erano. L’affitto e i costi condominiali e le bollette sono arrivate e Marco è riuscito a saldarle grazie ai 600€ che lo Stato gli ha versato.

Ma nonostante ciò ripartire non è più possibile. L’idea dell’e-commerce non fa al caso suo.

I clienti e i lettori che si rivolgevano a Marco amavano la complicità che si creava in negozio e il feeling con i libri, scoprendoli sfogliandovi le pagine. Tutta questa poesia si perderebbe con una vendita online e soprattutto diventerebbe ingestibile trattandosi di piccoli volumi e di un cataloga in continuo aggiornamento.

A Marco Dantini non rimane che reinventarsi e custodire (a malincuore) il ricordo dei suoi anni nella sua unica e meravigliosa libreria.

 

Al via a Moncalieri i tamponi “drive in” in piazza del Mercato

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Nella giornata di oggi, 6 maggio 2020, un centinaio di cittadini di Moncalieri si riunirà in piazza del Mercato, in quanto è stata convocata dall’Asl.

Tutti coloro che sono stati convocati, un centinaio quasi, dovranno sottoporsi al tampone “drive in” ovvero, stando all’interno dell’auto.

Ad essere convocati direttamente dall’Asl sono tutti quei pazienti che non presentano più sintomi del Coronavirus da un paio di giorni.

In piazza del Mercato i pazienti arriveranno direttamente con la loro auto e il personale sanitario effettuerà il test senza farli scendere.

Grazie a questi ulteriori tamponi si riuscirà a capire se questi pazienti sono definitivamente fuori pericolo.

Inoltre, ci saranno altri cinque appuntamenti analoghi grazie ai quali l’Asl vuole testare il maggior numero possibile di pazienti, i quali verranno preventivamente avvisati.

 

Società sportive piemontesi: dalla Regione aiuti per 7 milioni e mezzo

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La situazione degli ultimi mesi non è stata critica soltanto sotto il punto di vista sanitario, anche se è stato – com’era logico e giusto che fosse – questo ad avere la copertina. Sono stati parecchi gli strascichi e le conseguenze della pandemia di Coronavirus, praticamente su tutti i settori economici e non.

Colpito dallo scenario è stato anche il mondo dello sport, che in questi giorni sta cercando di muovere i primi timidi passi verso una ripartenza. Condizionata, vincolata, ma pur sempre necessaria anche in questo ambito. Ed ecco che la Regione Piemonte è “scesa in campo” al fianco delle società sportive di sua competenza. In che modo?

Misure approvate: dalla Regione fondi per lo sport

Il periodo di difficoltà per tutte le società di qualsiasi disciplina sportiva era assolutamente palpabile. Ad ogni livello, ma in particolare a quello dilettantistico. Ed ecco che sono per questo motivo state approvate delle misure economiche straordinarie nell’ottica di andare ad aiutare concretamente l’intero settore, in modo che questo possa davvero rilanciarsi a livello totale.

Le società e le piccole realtà sportive sul territorio piemontese superano le 12 mila. I fondi necessari per un aiuto collettivo non erano quindi pochi. Inizialmente si era parlato di 5 milioni e mezzo, ma alla fine la Regione ha deciso di stanziarne due in più.

Sono dunque 7 milioni e mezzo, quelli che verranno emessi attraverso il Piano Triennale Sport 2020-2022 e che saranno destinati alle federazioni di tutti gli sport presenti sul territorio piemontese. Un aiuto concreto rivolto a tutti coloro che amano qualsiasi disciplina e che, inevitabilmente, nell’ultimo periodo hanno patito una crisi assolutamente imprevedibile.

Torino, l’annuncio del prefetto Palomba: aumentati controlli, agenti e telecamere

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Ecco il cambiamento: ma l’Italia è pronta ad affrontarlo? Dopo due mesi di stop forzato e quasi totale, la Penisola è entrata da pochi giorni nella famosa Fase 2. Un primo passo importante verso un progressivo ritorno alla normalità post pandemia da Coronavirus.

Un momento atteso a lungo dai cittadini e da buona parte delle attività lavorative. Con questa nuova fase infatti una frangia consistente di queste ultime è stata, o sarà man mano, riaperta. E per quel che riguarda i cittadini, le misure limitative sono state al momento parzialmente allentate. Eppure, nella città di Torino, si sono verificate le prime conseguenze negative.

Episodi di violenza a Torino: Palomba aumenta i controlli

Nel capoluogo piemontese infatti il periodo a cavallo dell’ingresso nella Fase 2 sono coincisi anche con una serie di episodi di violenza, tra cui spicca la rissa avvenuta domenica 3 maggio in Corso Giulio Cesare. Un insieme di situazioni che hanno portato Claudio Palomba, il prefetto torinese, a prendere dei provvedimenti seri ed immediati.

Il prefetto della città di Torino ha infatti annunciato dei cambiamenti imminenti nel corso del Comitato Provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica. La decisione sostanziale sarà la seguente: i controlli verranno implementati in tutta la città, ma in maniera particolare nelle zone maggiormente coinvolte. Queste ultime rispondono al nome di Aurora e Barriera di Milano. In che cosa consisterà questa implementazione? In un maggior numero di presidi fissi delle forze dell’ordine ed anche delle telecamere di videosorveglianza.

Torino: flash mob di estetisti e parrucchieri in Piazza Castello. Riaprire il 19 maggio!

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Questa mattina, 5 maggio a Torino, in Piazza Castello si è tenuta il flash mob di estetisti e parrucchieri per richiedere un aiuto economico dalla Stato e soprattutto di anticipare la riapertura dei loro centri al 19 maggio.

La protesta è stata organizzata da Federvie Piemonte e si è tenuto questa mattina di fronte alla Sede della Regione Piemonte.

Gli estetisti e parrucchieri sono scesi in piazza per far sentire la loro voce e il loro grido di aiuto rivolto allo Stato italiano che ha imposto le riaperture dei centri adibiti alla cura della persona al giorno 1° giugno.

Oltre all’aiuto economico richiesto per far fronte ai debiti accumulati nel periodo di stop e per poter pagare gli stipendi ai propri dipendenti, parrucchieri ed estetisti hanno richiesto a gran voce di poter riaprire i loro centri il giorno 19 maggio.

Vito Gioia, il presidente di Federvie Piemonte, ha dichiarato che il flash mob è stato organizzato per sensibilizzare la Regione affinché possano permettere ai professionisti del campo dell’estetica di poter ricominciare a praticare il loro mestieri, trattandosi di categorie che hanno sempre avuto gran cura le norme igieniche, prima ancora che la pandemia esplodesse.

Inoltre, l’apertura posticipata abbatterebbe il fenomeno di lavoro in nero che si è sviluppato in queste ultime settimane, mettendo a rischio anche la salute degli italiani.

La risposta della Regione

Maria Mediati, una delle estetiste che ha partecipato al flash mob, ha ribadito come oltre a voler riaprire in tutta sicurezza i loro centri, con rigidi protocolli di sicurezza, richiedono anche un aiuto economico allo Stato e alle banche.

In pratica, ciò che richiedono sono l’abbattimento delle tasse o in altro modo la riduzione dell’IVA al 7%, tassazione prevista d’altronde per tutti i servizi alla persona.

In merito alla riapertura anticipata, Chiara Foglietta (consigliera del PD) ha dichiarato che ci potrebbe essere la possibilità per tutti i centri estetici e parrucchieri di pagare uno spazio sul suolo pubblico di fronte al loro centro, proprio come avviene con i dehors dei locali e di far attendere in quella zona i clienti, rispettando tutte le norme di distanziamento sociale.

Anche Silvio Magliano, consigliere dei Moderati, ha appoggiato la richiesta di parrucchieri ed estetisti, trovandolo un ottimo compromesso per eliminare il lavoro in nero e soprattutto per salvaguardare la salute di tutti coloro che richiedono i loro servizi estetici.

Dieta post quarantena: i cibi da consumare per perdere i chili di troppo

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La fase 1 della quarantena è terminata e ha avuto inizio la fase 2, dove è previsto un graduale rientro alla normalità. Il periodo di quarantena ha impedito a tutti di poter fare attività fisica all’aperto o in palestra e soprattutto non era consentito fare passeggiate o correre.

Perciò, in seguito ad un lungo periodo di stop, sedentarietà e alimentazione squilibrata c’è la necessita di seguire una dieta post quarantena che possa farvi eliminare i chili di troppo accumulati durante il lockdown.

Con i giusti alimenti e accortezze sarà semplicissimo eliminare quei chiletti di troppo che è normale aver messo su dopo tanto tempo passato fra le mura di casa.

Vediamo quindi insieme in questo articolo quali sono i cibi da consumare per potersi rimettere in forma, il tutto accompagnato da della sana attività fisica.

Frutta e verdura a quantità

Può sembrare banale iniziare con il consigliare di consumare molta frutta e verdura. Si sa ormai che questi alimenti sono gli amici numero uno per il nostro benessere fisico e per poter perdere peso.

La verdura non deve mai mancare nei due pasti principali: pranzo e cena. Mentre, la frutta deve essere mangiata almeno 5 volte al giorno, a partire dalla colazione per finire con la cena.

Ideale anche come spuntino sano a metà mattinata o metà pomeriggio per spezzare la fame e riuscire a non arrivare al pranzo o alla cena con lo stomaco vuoto.

Anche se si sta seguendo una dieta a basso contenuto di zuccheri la frutta (molto zuccherata naturalmente) deve essere integrata in maniera intelligente. Ci sono alcuni tipi di frutta che hanno al loro interno una quantità di zucchero inferiore ad altre e in più sono ricche di fibre.

Potete quindi abbondare con i limoni, le fragole, i lamponi, le more e i kiwi.

Evitare frutta molto zuccherina come le banane, le mele e le pere.

Una dieta equilibrata e sana prevede anche le verdure. A pranzo e a cena non devono mai mancare sia come piatto principale oppure come sfizioso contorno.

Scegliete le verdure di stagione, le loro proprietà nutrizionali e il gusto saranno al loro massimo livello. Inoltre, le verdure ricche di fibre aiuteranno il vostro metabolismo a funzionare più velocemente e quindi a bruciare prima i grassi.

Fonti di vitamine e minerali, le verdure sono tra gli alimenti più versatile della nostra cucina. Spinaci, bietole, zucchine e finocchio sono solo alcuni esempi della verdura che dovrebbe essere consumata frequentemente.

Cereali e legumi

Se la frutta va consumata a parte, le verdure sono perfette insieme a cereali e legumi.

Questi due alimenti sono un toccasana per il nostro organismo. I legumi sono ricchi di ferro e ottimi sostituti della carne. mentre, i cereali, preferibilmente quelli integrali sono un’ottima fonte di amidi.

È consigliato limitare il consumo di prodotti a base di farine raffinate, in quanto hanno un basso contenuto nutrizionale e sono difficili da digerire.

Bisogna anche porre un piccolo appunto sul consumo dei latticini. Nonostante abbiano un contenuto generoso di grassi (ci sono anche quelli con pochi grassi, però!) sono fonte essenziale di calcio e vitamina D, fondamentali soprattutto quando si passano periodi molto lunghi di sedentarietà.

Basta solo un occhio in più sulla tabella nutrizionale prima di acquistarli e scegliere quello con un tasso basso di grassi.

Acqua e attività fisica

Bere molta acqua e fare quotidianamente mezz’ora o 45 minuti di attività fisica, anche in casa sono la coppia vincente per perdere peso e mantenersi in forma e in salute.

Due litri d’acqua al giorno sono doverosi per idratare il nostro corpo, purificarlo dalle tossine in eccesso e drenare.  Bere molta acqua aiuta anche a contrastare i sintomi dell’allergia da polline, che in questo periodo abbonda.

Infine, che sia a casa, sul balcone o all’aperto almeno 30 o 45 minuti di sano movimento fisico è ciò che ci serve.

Una sessione di addominali, esercizi per le braccia e per le gambe, oppure una breve lezione di yoga e una cosetta all’aria aperta sono alcune delle attività che si possono fare per rimettersi in forma con poco sforzo.