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I baci più famosi nella Storia dell’Arte, ultimo appuntamento dei “Giovedi in Camera”

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 CAMERA – Centro Italiano per la Fotografia si prepara all’ultimo incontro del ciclo de “I giovedì in CAMERA”, appuntamenti aperti al pubblico dedicati alla mostra di grande successo che racconta lo sguardo e la sensibilità di Robert Doisneau, uno dei padri della fotografia del Novecento.

Nell’incontro avverrà Giovedì 9 febbraio alle 18.30, nel programma si parlerà dei più conosciuti e interessanti baci della Storia dell’Arte, dall’amor cortese a Doisneau, attraverso le riflessioni del direttore di Palazzo Madama di Torino, Giovanni Carlo Federico Villa.

Si inizierà l’excursus proprio dal 9 marzo 1950, data in cui è stata scattata l’iconica fotografia di Doisneau Le baiser de l’Hotel de Ville: una costruzione quasi teatrale creata su misura per un reportage sugli innamorati parigini commissionato da “Life”. Si passerà poi attraverso un altro scatto di Doisneau di vent’anni dopo, 25 ottobre 1967, dove la Rivoluzione russa viene vista da Akademgorodok e non si capisce letteralmente cosa sia – il perfetto equilibrio tra uomo, natura e scienza nella città giardino – a illustrare un numero speciale de “La Vie Ouvrière”.

Robert Doisneau si rivela autore capace di cogliere la spontaneità dell’utopia in simbiosi con la natura e di costruire un’immagine rispettando le regole auree del perfetto equilibrio compositivo, rivelandosi, così, l’erede della grande tradizione iconografica europea, capace di saldare in uno scatto le suggestioni del Gotico internazionale con il Bacio di Hayez.

Protagonista dell’incontro è Giovanni Carlo Federico Villa, Direttore di Palazzo Madama, Torino e Professore associato di Storia dell’Arte Moderna Università degli Studi di Bergamo e Udine, in dialogo con Walter Guadagnini, direttore di CAMERA.

L’ingresso ha una quoto di 3 euro, ed è possibile prenotarsi sul sito di camera.to

SOS Sartoria Rapida: alla riscoperta del mondo del cucito

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SOS Sartoria Rapida ha portato in auge il mondo del cucito in una convention di formazione di 5 giorni a bordo della nave Costa Crociera Firenze. Servizi sartoriali tradizionali ed innovativi ed elettrizzanti sfide si sono alternati in questi 5 giorni di formazione per far riscoprire l’importanza e la bellezza di questo mestiere antico ed affascinante.

Dal 24 al 28 novembre sulla nave Costa Crociere Firenze si è tenuta una convention di formazione molto interessante. Cinque giorni di formazione basati sulle sfide innovative del mondo commerciale del cucito e di tutto ciò che ha a che fare con le riparazioni della sartoria.

È l’unione delle idee e forze fra il franchising SOS Sartoria Rapida e di un’azienda esperta nel marketing e nella comunicazione, che ha voluto portare avanti un progetto molto coraggioso nel settore che riguarda il campo delle riparazioni sartoriali. Ma non si tratta di servizi sartoriali di tipo tradizionale, ma bensì innovativi.

La sartoria è un settore molto gettonato, perché dà la possibilità di usufruire di tantissimi servizi, i quali sono molto richiesti specialmente nell’epoca attuale. Grazie all’idea imprenditoriale della SOS Evolution S.r.l., si è messo a punto il franchising SOS Sartoria Rapida. Ovvero, tutti i servizi che il mondo della sartoria offre in tempi molto rapidi.

All’interno del servizio opera uno staff molto preparato e vengono utilizzati macchinari innovativi. Gli operatori possono intervenire su vari tipi di tessuto, sia sulla pelle che sulle pellicce, sia sui tendaggi che sugli abiti da cerimonia. Lo staff sa mettere a frutto la sua esperienza anche per la realizzazione di capi su misura, come per esempio le camicie da uomo e gli abiti da donna.

Grazie alla convenzione firmata con Costa Crociere, si è potuto puntare sulla formazione tecnica che è stata rivolta sia al personale che ai titolari dei punti vendita in franchising.

Naturalmente sono stati coinvolti tutti i punti in franchising SOS Sartoria Rapida che si trovano sparsi su tutto il territorio nazionale. Si tratta di un business da non dimenticare, anche perché è portatore di grandi investimenti.

Si tratta soltanto di riscoprire in chiave moderna quello che può essere considerato un mestiere tradizionale. Oggi anche i grandi marchi come OVS, Leroy Merlin e Ikea stanno riscoprendo i buoni frutti di una tradizione che può portare a risultati veramente significativi.

Nei negozi SOS Sartoria Rapida il cliente può trovare un ambiente veramente accogliente: colori freschi e spazi luminosi. Si può relazionare con personale preparato e cortese, in modo che si senta piacevolmente accolto e che possa fare un’esperienza unica nei negozi del franchising SOS Sartoria Rapida.

Gli esempi di servizi rapidi sono tantissimi. Basti pensare che si può realizzare un orlo soltanto in sette minuti. I punti di riferimento di SOS Sartoria Rapida rappresentano perciò delle soluzioni per riparazioni di emergenza, ma mettono a disposizione anche soluzioni su misura per avere abiti personalizzati, senza rinunciare allo stile e alla comodità.

Qualunque sia l’esigenza del cliente, i negozi in franchising SOS Sartoria Rapida sono in grado di soddisfarla.

Tutto ciò merito della costante formazione fatta allo staff preparato ed affidabile, per ottenere preparazioni rapide ed efficienti, riscoprendo quello che è un mondo commerciale del cucito che molto spesso fino ad ora era stato dimenticato o non era stato valorizzato opportunamente.

FESTE NEI MUSEI DI INTESA SANPAOLO CON MOSTRE, APERTURE STRAORDINARIE ED ENTRATE GRATUITE

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ROROGATA FINO AL 12 FEBBRAIO 2023 LA  MOSTRA “LISETTA CARMI. SUONARE FORTE” ALLE GALLERIE D’ITALIA – TORINO

  • Aperture straordinarie lunedì 26 dicembre e lunedì 2 gennaio 2023
  • 1° gennaio 2023 ingresso gratuito

Milano, Torino, 9 dicembre 2022 – Aperture straordinarie e gratuità alle Gallerie d’Italia e negli altri musei della rete museale di Intesa Sanpaolo in occasione del periodo di festività.

Il Gruppo offre l’opportunità di visitare la rete museale delle Gallerie d’Italia a Milano, Napoli, Torino e Vicenza con le collezioni e le grandi mostre in corso: da Artemisia a Napoli alla straordinaria fotografia di Crewdson e Lisetta Carmi a Torino, quest’ultima prorogata fino al 12 febbraio 2023, dai mecenati come Lorenzo il Magnifico e i moderni banchieri e filantropi a Milano alla prima impresa attorno al mondo di Magellano attraverso il racconto di Antonio Pigafetta a Vicenza.

Aderiscono all’iniziativa la Galleria di Palazzo degli Alberti di Prato, da pochi mesi aperta al pubblico dalla Banca e la Casa Museo Ivan Bruschi di Arezzo, entrata a far parte del patrimonio di Intesa Sanpaolo.

In occasione delle festività, lunedì 26 dicembre e lunedì 2 gennaio sono previste aperture straordinarie.

Il 1° gennaio, come ogni prima domenica del mese, l’ingresso sarà gratuito. Chiusura per tutte le sedi museali il giorno di Natale e orari diversificati (tutte le info in www.gallerieditalia.com).

LE MOSTRE IN CORSO

Gallerie d’Italia – Milano

Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi – fino al 26 marzo 2023

La mostra indaga il ruolo di committenti, collezionisti e filantropi che molti grandi banchieri – o famiglie di banchieri – ebbero a partire dal Rinascimento e per tutta l’età moderna. Fra essi Cosimo e Lorenzo de’ Medici, le famiglie Giustiniani e Torlonia, Enrico Mylius, Moritz von Fries, Johann Heinrich Wilhelm Wagener, Nathaniel Mayer Rothschild, John Pierpont Morgan: numerose opere d’arte appartenute alle loro raccolte ne rievocano le figure, le vicende biografiche, spesso segnate da importanti iniziative a favore della collettività, l’attività mecenatizia, le scelte collezionistiche. La mostra presenta opere importanti, alcune celeberrime, di Verrocchio, Michelangelo, Caravaggio, Gherardo delle Notti (Gerrit van Honthorst), Valentin de Boulogne, Antoon Van Dyck, Angelika Kauffmann, Francesco Hayez, nonché un’opera inedita di Giorgio Morandi: capolavori di diverse epoche provenienti da prestigiosi musei nazionali e internazionali.

Gallerie d’Italia – Napoli

Artemisia Gentileschi a Napoli – Fino al 19 marzo 2023

La mostra, dedicata al lungo soggiorno napoletano della pittrice, documentato tra il 1630 e il 1654 e interrotto solo da un viaggio a Londra tra il 1638 e il 1640 presenta un’accurata selezione di opere provenienti da raccolte pubbliche e private, italiane ed internazionali.A Napoli Artemisia impiantò una bottega fiorente che si avvalse della collaborazione, o semplicemente interagì, con i migliori artisti locali, da Massimo Stanzione a Onofrio Palumbo a Bernardo Cavallino. Iconografie e temi già collaudati dalla pittrice, principalmente legati alla raffigurazione di eroine femminili (Giuditta, Cleopatra etc.), furono ripresi e messi sul mercato con innumerevoli varianti e modalità imprenditoriali.

Gallerie d’Italia – Torino

Gregory Crewdson. EveningsideFino al 22 gennaio 2023

La mostra riunisce per la prima volta le tre serie del grande fotografo americano concepite tra il 2012 e il 2022. Pensate come una trilogia, offrono una prospettiva inedita su un decennio di creazione, rivelando il versante intimo dell’universo che ha fatto di Crewdson una delle figure fondamentali della fotografia. Messi in scena facendo ricorso ai mezzi propri del cinema, i suoi scatti hanno progressivamente legato insieme i frammenti di un mondo crepuscolare ispirandosi a un certo tipo di immagini cinematografiche radicate nella memoria collettiva e nella cultura letteraria americana. Eveningside è il terzo ed ultimo nucleo della trilogia di Crewdson iniziata con Cathedral of the Pines (2013-2014) e An Eclipse of Moths (2018-2019).

Lisetta Carmi. Suonare forte – Fino al 12 febbraio 2023 (mostra prorogata)

 

Visto il successo di pubblico la grande mostra monografica dedicata a Lisetta Carmi, una delle personalità più interessanti del panorama fotografico italiano, recentemente scomparsa all’età di 98 anni, è stata prorogata fino al 12 febbraio 2023. Il titolo evoca la sua formazione di pianista e insieme il coraggio di cambiare direzione, di intraprendere percorsi diversi, per seguire la sua ostinata volontà di dare voce agli ultimi. Oltre 150 foto scattate tra gli anni Sessanta e Settanta, che fanno parte dei suoi lavori più significativi: dallo straordinario reportage sul mondo dei travestiti, unico nel suo genere (pubblicato negli anni Settanta in un libro oggi divenuto di culto) con immagini in bianco e nero e a colori, alla serie del parto, dai lavori fotografici dedicati al mondo del lavoro in Italia alla sequenza dell’incontro con Ezra Pound. La mostra si avvale di un prezioso contributo video creato per l’occasione da Alice Rohrwacher

Gallerie d’Italia – Vicenza

Pigafetta e la prima navigazione attorno al mondo. “Non si farà mai più tal viaggio” – Fino all’8 gennaio 2023

La mostra, in occasione delle celebrazioni per i 500 anni dalla prima circumnavigazione del globo terrestre (1519-1522) guidata da Ferdinando Magellano, e conclusa – dopo la morte di Magellano – da Juan Sebastián Elcano, a cui partecipò il navigatore e scrittore vicentino Antonio Pigafetta, ha come protagonista il manoscritto della Relazione del primo viaggio attorno al mondo conservato nella Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano, considerato il più antico testimone della versione originale redatta da Antonio Pigafetta e diventato testo di riferimento ai nostri giorni.
Insieme al prezioso documento, affiancato da esemplari di cartografia del XV e XVI secolo e volumi a stampa antichi, sarà esposta una selezione di opere che rimandano simbolicamente alla conoscenza del mondo prima del viaggio, poste a confronto con opere che raccontano la nuova visione del mondo dopo il viaggio, presentando simbolicamente anche le tappe più significative della spedizione: Brasile, Patagonia, Filippine, Indonesia/Molucche.

Orari delle festività e delle aperture/chiusure straordinarie

Gallerie d’Italia – Milano

    • Sabato 24/12 aperto dalle 9:30 alle 18:00
    • 25/12 chiuso
    • Lunedì 26/12 apertura straordinaria dalle 9:30 alle 19:30
    • Sabato 31/12 aperto dalle 9:30 alle 18:00
    • Domenica 1° gennaio 2023 aperto dalle 14:00 alle 19:30 con ingresso gratuito
    • Lunedì 2 gennaio: apertura straordinaria della sola mostra “Dai Medici ai Rothschild. Mecenati, collezionisti, filantropi” dalle 9:30 alle 19:30
    • Venerdì 6 gennaio: aperto con consueto orario dalle 9:30 alle 19:30

 

Gallerie d’Italia – Napoli

    • Lunedì 19/12 apertura straordinaria dalle 10:00 alle 19:00
    • Sabato 24/12 aperto dalle 10:00 alle 17:00 (chiusura anticipata)
    • 25/12 chiuso
    • Lunedì 26/12 apertura straordinaria dalle 10:00 alle 20:00
    • Dal 27 al 30 dicembre: apertura prolungata dalle 10:00 alle 20:00 (ultimo ingresso 19.00)
    • Sabato 31/12 aperto dalle 10:00 alle 15:00 (chiusura anticipata)
    • Domenica 1° gennaio 2023 aperto dalle 10:00 alle 20:00 con ingresso gratuito
    • Lunedì 2 gennaio: apertura straordinaria dalle 10:00 alle 20:00
    • Dal 3 al 5 gennaio: apertura prolungata dalle 10:00 fino alle 20:00 (ultimo ingresso 19.00)
    • Venerdì 6 gennaio: aperto con orario prolungato dalle 10:00 fino alle 20:00

 

Gallerie d’Italia – Torino

    • sabato 24 dicembre aperto dalle 9:30 alle 18:00 (chiusura anticipata)
    • domenica 25 dicembre chiuso
    • Lunedì 26 dicembre apertura straordinaria dalle 9:30 alle 19:30
    • Sabato 31/12 aperto dalle 9:30 alle 18:00 (chiusura anticipata)
    • Domenica 1° gennaio aperto dalle 14.00 alle 19.30 con ingresso gratuito
    • Lunedì 2 gennaio apertura straordinaria dalle 9:30 alle 19:30
    • Venerdì 6 gennaio aperto dalle 9:30 alle 19:30

 

Gallerie d’Italia – Vicenza

    • Sabato 24/12 aperto dalle 10:00 alle 18:00
    • 25/12 chiuso
    • Lunedì 26/12 apertura straordinaria dalle 10:00 alle 18:00
    • Sabato 31/12 aperto dalle 10:00 alle 18:00
    • Domenica 1° gennaio 2023 aperto dalle 13:00 alle 18:00 con ingresso gratuito
    • Lunedì 2 gennaio: apertura straordinaria dalle 10:00 alle 18:00
    • Venerdì 6 gennaio: aperto con consueto orario dalle 10:00 alle 18:00

 

Galleria di Palazzo degli Alberti a Prato

Giovedì 8, venerdì 9 e lunedì 26 dicembre apertura straordinaria dalle 10:30 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00).
Sabato 24 e sabato 31 dicembre apertura con orario ridotto dalle 10:30 fino alle 18:00 (ultimo ingresso alle 17:00).

Domenica 1° gennaio apertura con orario ridotto dalle 14:00 alle 19:00 (ultimo ingresso alle 18:00).

Domenica 25 dicembre chiusa

Casa Museo dell’antiquariato Ivan Bruschi ad Arezzo

Giovedì 8 dicembre apertura ordinaria dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00

Sabato 24 e sabato 31 dicembre apertura con orario ridotto dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 17:00

Lunedì 26 dicembre apertura straordinaria dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00

Domenica 1gennaio apertura con orario ridotto dalle 15:00 alle 18:00 e ingresso gratuito.

Domenica 25 dicembre e lunedì 2 gennaio chiusa.

Venerdì 6 gennaio 2023 apertura ordinaria dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:00 alle 18:00

“IL RING DEL BURLESQUE”. La storia del Burlesque e delle donne si intreccia tra anima e sensualità

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La stagione 2022 degli spettacoli proposti da MUTAMENTO ZONA CASTALIA sono quasi arrivati ai titoli di coda. Ma il prossimo evento è sicuramente una piece da non perdere assolutamente.  Il teatro San Pietro in Vincoli, nella via omonima, al numero 28 a Torino, presenta in anteprima – questo 16 dicembre, alle 21 – “Il Ring del Burlesque”, spettacolo diretto da Mara Floren, all’interno del Progetto Station2Station promosso da Il Mutamento.

Il “Ring del Burlesque” è l’atto creativo di un gruppo di donne che esplorando se stesse e il mondo della loro sensualità, restituiscono al pubblico il frutto di questo lavoro.Tutte bellissime e bravissime, il loro segno distintivo però è riuscire ad unire profondità e bellezza, nei costumi, nelle storie narrate, nei significati nascosti.

Un inno alla femminilità quindi ma mai vuoto o autoreferenziale. “Il Ring” è composto da immagini, come un puzzle, che il pubblico può costruire ed elaborare nella sua mente come più desidera, senza mai essere passivo e basta. Il fil rouge non sono solo i piaceri della carne o della danza o solo un insieme di messaggi sulla donna, ma un esplorare questo mondo attraverso ogni via possibile, unendo anima, tecnica e fuoco intimo della sensualità.

La sfida è con loro stesse, ma anche un pò fra di loro, solo scherzando, ricordandoci che la vita può essere giocosa anche negli aspetti considerati più buii come il pettegolezzo e la competizione, se li si prende con leggerezza e senza distogliere lo sguardo da una sensibilità collettiva che richiama la donna al suo ruolo, detentrice di armonia. Una leggerezza quindi non superficiale ma che riesce a portare alla luce le cose da allontanare e le cose da tenere strette, nascondere ciò che è nostro ed esibire ciò che vogliamo condividere. In ordine di apparizione: con Dada rouge, Mara Floren, Sofy Boop, Alis Wonder, Ginger Rose, Miss Hide, Black Cherry, Miss Claire, Lady Fire. Fotografia di Antonino Delpopolo, assistente di scena Mattia Dau.

Prezzo del biglietto: 15 euro

LEARN MORE 3208885539 Marta

Staff Comunicazione IL MUTAMENTO

eventistampa@gmail.com   3334309709

Alla scoperta dei monumenti storici di Torino – Guida ai luoghi storici della città

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Se siete alla ricerca di una destinazione unica ed entusiasmante per le vostre prossime vacanze, Torino è il posto che fa per voi! La città offre una ricca varietà di attrazioni, tra cui una serie di monumenti storici che sono stati testimoni di secoli di storia. Dalla Mole Antonelliana alla Cattedrale di San Giovanni Battista, passando per la Torre di Piazza Castello e il Museo Egizio, Torino non manca di luoghi storici da vedere e da esplorare. Per aiutarvi a pianificare la vostra prossima visita, abbiamo preparato una guida ai monumenti storici di Torino.

Cosa vedere e fare a Torino

Torino è una città ricca di storia e cultura, ed è un luogo ideale per le vacanze: qui potrete visitare una serie di monumenti e luoghi storici, godervi una deliziosa cucina locale e ammirare la bellezza dei suoi edifici, tra cui la celebre Mole Antonelliana. La città è anche un importante centro artistico e culturale, con numerosi musei, librerie, teatri e gallerie d’arte.

Inoltre, Torino offre una ricca varietà di attività ricreative: dalle passeggiate lungo le vie cittadine ai ristoranti, dai mercatini all’aperto al divertimento in un parco giochi. Potrete anche trascorrere una giornata a uno dei numerosi parchi cittadini, come il Parco del Valentino.

Esplorare i monumenti storici di Torino

Uno dei modi migliori per scoprire Torino è partecipare a un tour dei monumenti storici della città. La Torino storica è divisa in sei distretti, ognuno con una serie di edifici e luoghi storici da visitare. Iniziamo quindi la nostra guida esplorando i monumenti storici di Torino.

La Mole Antonelliana – Il monumento più iconico di Torino

La Mole Antonelliana è uno dei monumenti storici più famosi di Torino ed è uno dei simboli della città. Fu costruita nel 1884 come una sinagoga, ma oggi ospita un museo e un cinema. La Mole è alta 167 metri e offre una splendida vista panoramica della città. La sua torre è accessibile tramite un ascensore panoramico, e una volta in cima si può godere una vista mozzafiato su Torino.

Il Museo Egizio – Un monumento alla storia antica

Il Museo Egizio è un altro dei monumenti storici di Torino. Si tratta di uno dei più grandi e importanti musei egizi al mondo, con una ricca collezione di reperti antichi. Qui potrete esplorare la storia dell’antico Egitto attraverso opere d’arte, statue, sarcofagi e altri oggetti di straordinaria bellezza. Il museo ospita anche la più grande collezione di mummie al di fuori dell’Egitto.

Le chiese e le cattedrali storiche di Torino

Torino è anche nota per le sue antiche chiese e cattedrali. La Cattedrale di San Giovanni Battista è uno dei monumenti storici più antichi della città. Costruita nel XV secolo, è una delle più belle cattedrali gotiche d’Italia. Nelle vicinanze si trova anche la Chiesa di San Lorenzo, che risale al XVI secolo. Entrambe le chiese sono ricche di arte e storia e vale la pena visitarle.

Piazze e edifici storici di Torino

Torino è una città ricca di piazze e edifici storici. Piazza Castello è una delle più grandi e belle della città. Qui si trova la Torre di Piazza Castello, una delle più antiche torri della città. La piazza ospita anche numerosi edifici storici, tra cui il Palazzo Reale e il Teatro Regio.

I castelli e le fortificazioni storiche di Torino

Torino è anche nota per i suoi castelli e fortificazioni storiche. Uno dei più antichi è il Castello del Valentino, una fortezza risalente al XVI secolo. La fortezza è circondata da un grande parco, dove potrete ammirare la bellezza della natura e della storia della città. Altri castelli storici di Torino sono il Castello del Moncalieri, il Castello di Rivoli e il Castello di Agliè.

Le mura storiche di Torino

Le mura storiche di Torino sono una delle attrazioni più popolari della città. Costruite nel XVIII secolo dall’architetto militare Francesco di Giorgio Martini, le mura circondano la città in una serie di torri e bastioni. Oggi la maggior parte delle mura è stata trasformata in un parco, in cui potrete ammirare la bellezza e la storia della città.

Altri monumenti storici di Torino

Torino è ricca di monumenti storici di grande rilevanza. Tra questi si ricordano il Palazzo Carignano, un palazzo barocco del XVII secolo che ospita il Museo del Risorgimento di Torino, e il Palazzo Madama, un edificio storico che ospita un museo d’arte. Qui potrete esplorare la storia e l’arte di Torino attraverso opere d’arte, sculture e reperti storici.

Esplorare i monumenti storici di Torino

Torino è una città ricca di storia e di monumenti storici di grande interesse. Questa guida vi ha introdotto ai monumenti storici di Torino e vi ha mostrato cosa vedere e fare durante una visita alla città. Dalla Mole Antonelliana al Museo Egizio, dalle chiese e cattedrali storiche alle piazze e edifici storici, dai castelli e fortificazioni storiche alle mura storiche, Torino offre una ricca varietà di luoghi storici da esplorare. Se siete alla ricerca di una destinazione ricca di storia e cultura, non cercate oltre: Torino è il posto che fa per voi!

Come fidelizzare i clienti e mantenerli nel tempo

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Esistono innumerevoli modi per intercettare nuovi clienti e “convincerli” ad acquistare un prodotto, sperimentare un servizio, sottoscrivere un abbonamento o compiere una qualsiasi altra azione che comporti un ritorno economico per l’azienda in questione.

La vera difficoltà – a detta degli esperti – risiede, infatti, nel costruire un rapporto duraturo con il proprio pubblico. In altri termini: la sfida consiste nel riuscire a fidelizzare la clientela, affinché questa non si limiti ad effettuare solamente qualche acquisto sporadico, bensì continui a rivolgersi ad un determinato fornitore, brand o esercizio commerciale sul lungo periodo.

Per raggiungere questo ambizioso risultato, dunque, non basta proporre offerte e sconti vantaggiosi – per quanto la convenienza dei prezzi rimanga, comunque, un aspetto da non trascurare – ma occorre una strategia che tenga conto di tanti fattori diversi, come il segmento di mercato, il target di riferimento, la modalità di vendita e, non ultimo, il budget a disposizione.

Lead nurturing: cos’è e come si applica

Oggi si parla spesso di lead nurturing, una forma di marketing che mira alla fidelizzazione del cliente, ponendo l’accento sulla relazione che si crea, nel tempo, tra l’azienda ed il suo pubblico.

L’espressione nasce dalla combinazione di due termini anglofoni –  “lead” (contatto) + “nurture” (nutrire) – e può essere tradotta in lingua italiana con “prendersi cura dei propri contatti”, a cominciare dalle primissime fasi, ovvero quelle di intercettazione ed acquisizione di nuovi utenti, per proseguire anche al di là della vendita del singolo prodotto o servizio.

Gli strumenti messi in campo per una campagna di lead nurturing, infatti, possono essere molteplici:

  • campagne pubblicitarie online;
  • e-mail marketing;
  • post sponsorizzati sui social network;
  • landing page (dotate di un apposito form di contatto);
  • articoli pubblicati su blog e magazine a tema;
  • app e/o siti di e-commerce.

Riassumendo, dunque, un’attività di lead nurturing permette di instaurare una relazione con i contatti e di accompagnarli verso la conversione, ossia verso il momento in cui il semplice utente viene “convertito” in cliente. Il processo di conversione, nella maggioranza dei casi, ha come obiettivo la vendita di un prodotto. Tuttavia, può essere funzionale anche al compimento di altre azioni, come il download di un file, l’inserimento dei dati personali per ricevere aggiornamenti via e-mail, l’abbonamento ad un servizio, l’iscrizione a corsi e webinair, ecc..

Fidelizzare i clienti: l’immagine aziendale

Fidelizzare la clientela significa porsi come punto di riferimento in un particolare ambito: affinché la gente torni a visitare un punto vendita, prenoti ogni anno presso lo stesso albergo o decida di rinnovare l’abbonamento ad un servizio, occorre che quell’attività o quel brand mantenga un’immagine al top ed un rapporto qualità / prezzo sempre vantaggioso.

Del resto, la maggior parte di noi tende a preferire ciò che è conosciuto, invece di sperimentare completamente da zero, con il rischio di incappare in una delusione o, peggio, di ricevere fregature. Al contempo, però, è necessario monitorare i potenziali competitor e, all’occorrenza, modificare gli aspetti meno “vincenti” del proprio business per adattarsi al mercato.

Ma non solo: per conquistare fino in fondo i favori del pubblico, si possono adottare strategie come concorsi a premi, punti regalo, sconti o altri benefici per chi supera una determinata spesa. Questi semplici “trucchetti”, infatti, hanno da sempre lo scopo di invogliare il cliente a ripetere la stessa azione – recarsi in negozio o cliccare su un’app – e ad associare il brand a qualcosa di positivo (come un piccolo dono o la prospettiva di risparmiare sullo shopping).

Come superare un colloquio di lavoro: i consigli degli esperti

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Come mai alcune persone riescono a trovare lavoro al primo colpo, mentre altre finiscono per collezionare una serie di “no” o “le faremo sapere”? Semplice: è una questione di strategia, in quanto per superare un colloquio in modo brillante non occorre un curriculum di 800 pagine, né bisogna presentare particolari referenze.

Dunque, qual è l’elemento vincente in grado di fare la differenza?

Abbiamo posto questa domanda a vari esperti: ecco a voi i principali suggerimenti!

#1 Adattarsi al contesto

Ogni ambiente di lavoro presenta delle caratteristiche peculiari. Se in alcuni contesti è obbligatorio mantenere un abbigliamento formale, rispettare le gerarchie e seguire attentamente le regole di comportamento, altrove tutto ciò non solo non è richiesto, ma può addirittura apparire fuori luogo. Pensiamo, ad esempio, ad un asilo nido, ad uno studio di tatuaggi o ad un’agenzia pubblicitaria, dove l’atmosfera è ben più “rilassata”.

Dunque, nei giorni che precedono il colloquio di lavoro, è utile informarsi riguardo al clima che si respira in azienda, chiedendo ad altri dipendenti o spulciando il loro sito.

#2 Rispondere con scioltezza

Spesso, durante i colloqui, si ripetono sempre le stesse domande. Oltre a “parlami di te e delle tue esperienze”, i grandi classici sono: “dimmi un tuo pregio e un tuo difetto”, “quali sono i tuoi hobby?”, “descriviti con tre aggettivi” e “come ti vedi tra cinque anni?”.

Pertanto, è bene prepararsi a rispondere con naturalezza – senza costringersi ad imparare frasette a memoria! – meglio se in compagnia di una persona di fiducia.

#3 Dedicarsi allo studio

C’è chi ritiene inutile “studiare” in vista di un colloquio: niente di più sbagliato!

Conoscere l’azienda presso cui si vorrebbe lavorare è fondamentale per fare subito una buona impressione sui selezionatori. Non occorre annotarsi ogni minimo dettaglio, ma è consigliabile informarsi almeno sulla storia, sui valori, sulle figure di riferimento (come, ad esempio, il fondatore) e, ovviamente, sui prodotti e/o servizi di maggior rilevanza.

#4 Porre domande mirate

Capita di frequente che il recruiter chieda al candidato di porre, a sua volta, delle domande (sulle mansioni, sull’ambiente di lavoro, ecc.). Tale occasione, a nostro avviso, non andrebbe mai sprecata, poiché permette di deviare dal solito “botta e risposta” ed instaurare un dialogo stimolante per entrambe le parti. Ok, ma cosa dire in questi casi?

Un buon argomento di conversazione è quello contrattuale: invece di concentrarsi sul lato economico, rischiando di apparire interessati soltanto alla paga, è preferibile focalizzare l’attenzione su altri aspetti. Ad esempio, potresti chiedere se è previsto un orario part time o full time, oppure se verrai inquadrato come collaboratore esterno.

In quest’ultimo caso, a meno che tu non sia già un freelance, dovrai essere pronto a seguire l’iter burocratico per l’attivazione della Partita IVA (meglio se con il supporto di un consulente fiscale di fiducia, per avere ben chiari i dettagli tecnici sin dall’inizio).

Preposto per la sicurezza: ecco quali sono funzioni e attività

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Spesso e volentieri si sente parlare di sicurezza sul luogo di lavoro, ma non si ha un’approfondita conoscenza delle diverse figure che vengono disciplinate da parte della legge italiana in materia. Ad esempio, il preposto per la sicurezza è colui che, in tante occasioni, si trova a dover svolgere le veci del capo.

Le funzioni principali del preposto per la sicurezza

Il primo compito del preposto per la sicurezza è quello di sovrintendere a tutte quelle attività che vengono svolte quotidianamente da parte dei lavoratori. In seconda battuta, deve garantire che le direttive che vengono impartite dai dirigenti piuttosto che dal datore di lavoro vengano rispettate in modo chiaro e corretto. Per ultimo, questa figura deve occuparsi di verificare che tutte queste direttive non solo vengano attuate, ma che vengano eseguite anche in maniera corretta.

La definizione è quella del Decreto Legislativo 81 del 2008. L’articolo 2 delimita le competenze e le funzioni del preposto per la sicurezza. Si tratta di una figura estremamente importante per quanto riguarda l’aspetto organizzativo all’interno di qualsiasi azienda piuttosto che ufficio.

Uno dei poteri di cui viene investito il preposto corrisponde al potere di iniziativa. L’obiettivo, tramite tale potere, è quello di mettere in atto quello che viene chiamato modello collaborativo. Inutile mettere in evidenza come ogni comportamento del preposto deve mirare a garantire il più alto livello di sicurezza possibile sul posto di lavoro. Insomma, quando si parla di garante per la sicurezza, la prima persona in azienda che si deve occupare di tale aspetto corrisponde proprio al preposto.

Gli obblighi che il preposto deve rispettare

Sono diversi gli obblighi che rimangono in capo al preposto, disciplinati dall’articolo 19 del Decreto Legislativo 81 del 2008. Si parte con l’attività di controllo e vigilanza del rispetto delle normative di legge da parte di ogni singolo lavoratore che è presente all’interno dell’azienda. Non solo, visto che il preposto dovrà sempre verificare con grande attenzione che i dpi vengano utilizzati in maniera corretta e che siano forniti ai lavoratori in numero sufficiente e ovviamente di qualità tale da preservare la loro sicurezza nel corso dell’attività di lavoro.

Il controllo dovrà riguardare anche la comunicazione di nozioni e informazioni a quei lavoratori che devono accedere ad aree caratterizzate da un rischio grave e specifico, facendo in modo che osservino tutte quelle tutele previste dalla legge, soprattutto nel caso in cui dovesse verificarsi un pericolo.

Il preposto ha il compito anche di trasmettere adeguate e tempestive informazioni al proprio datore di lavoro piuttosto che al dirigente, circa le mancanze e le lacune riscontrate nei mezzi e nelle attrezzature che i lavoratori utilizzano ogni giorno per svolgere l’attività di lavoro, ma anche tutte quelle situazioni di pericolo che si possono eventualmente verificare sul luogo di lavoro.

La formazione e l’aggiornamento del preposto

Proprio in virtù della sua importanza per l’azienda, è necessario sottolineare come un corso preposto Torino o in altre città italiane può diventare fondamentale per essere sempre aggiornati sulle novità in termini di sicurezza, che si dovranno poi mettere in atto durante la fase lavorativa e nei confronti di tutti i dipendenti dell’azienda.

Spesso e volentieri si tratta di corsi, a maggior ragione in questo particolare periodo storico, che si svolgono completamente online e che durano circa 8 ore. Un’attività che prevede di definire con maggiore precisione quelli che sono i compiti e le funzioni del preposto, andando poi ad analizzare nel dettaglio quelle che devono essere le principali modalità di rilevazione dei fattori di rischio, come comportarsi in caso di incidenti e quali sono i più importanti e affidabili sistemi di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori per quanto riguarda la tematica della sicurezza.

Piccoli prestiti da 200/300 euro, come richiederli rapidamente?

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La società italiana è radicalmente mutata nel corso del tempo, in virtù anche dei tanti cambiamenti avvenuti grazie al costante progresso tecnologico al quale abbiamo assistito nel corso degli ultimi due decenni. Una parola, meglio di qualunque altra, testimonia come questa mutazione abbia cambiato, in meglio, la vita di ogni singolo individuo: internet.

Grazie alla grande rete telematica, infatti, tutto è diventato più semplice: con un semplice click, ad esempio, è possibile comprare online o ordinare la spesa a domicilio, solo per citare due dei mille esempi che si potrebbe fare. Anche il mondo del credito, in tal senso, si è evoluto ed è diventato accessibile direttamente online, senza doversi recare obbligatoriamente in un ufficio finanziario o in una agenzia bancaria.

Piccoli prestiti, un chiaro esempio di come si è evoluto il mondo del credito

L’offerta di prestiti e finanziamenti si è evoluta nel tempo, andando incontro alle esigenze della vasta platea del pubblico indistinto dei risparmiatori, anche di coloro che, loro malgrado, non avevano modo in precedenza di poter accedere al mondo del credito: grazie alla cessione del quinto, ad esempio, anche i soggetti con qualche segnalazione negativa possono ottenere liquidità nel caso in cui risultassero assunti a tempo indeterminato.

Anche i risparmiatori che non percepiscono un reddito certo e continuativo possono richiedere un finanziamento. Stiamo parlando dei prestiti senza busta paga, che possono essere richiesti da liberi professionisti, studenti, casalinghe e disoccupati, in presenza di un garante o, in alcuni casi, senza inserire alcun tipo di garanzia.

Quest’ultima ipotesi, tuttavia, è percorribile solo in alcuni specifici casi, come, ad esempio, se il richiedente, pur non lavorando, dispone di alcune entrate fisse mensili come l’accredito mensile del canone di locazione di un immobile di proprietà piuttosto che il mantenimento dell’ex coniuge.

La vera rivoluzione, tuttavia, riguarda i piccoli prestiti, che sino ad un decennio fa erano, in buona sostanza, alquanto complicati da ottenere dal proprio istituto di credito: per ottenere un prestito, infatti, era indispensabile richiedere una cifra minima di qualche migliaio di euro.

Le finalità per le quali si richiede dei piccoli prestiti possono essere molteplici: un viaggio desiderato da tanto tempo, le tasse universitarie dei figli o l’acquisto di uno smartphone di tendenza, sono alcuni dei tanti esempi che si possono fare

Come richiedere un piccolo prestito

Queste casistiche fanno ben comprendere come, al giorno d’oggi, sia possibile richiedere un finanziamento anche per poche centinaia di €uro, senza dover per forza inoltrare una richiesta di importo superiore rispetto alle proprie reali necessità. Lo sanno bene, ad esempio, quei soggetti con qualche capello bianco in più, che ricorderanno, sicuramente, come fosse complesso poter richiedere un finanziamento per un importo modesto.

Anche oggi, ad onor del vero, se ci si rivolge ad un’agenzia di qualche istituto bancario si corre il serio rischio di veder denegata la richiesta se la cifra richiesta risulta esigua. Il canale dell’agenzia bancaria, poi, comporta spesso dei costi accessori fissi che, in molti casi, rendono poco conveniente contrarre un finanziamento. Anche in questo caso, però, la grande rete telematica è andata in soccorso dei risparmiatori.

Prestiti veloci di poche centinaia di euro sono facilmente richiedibili anche online, tramite apposite pagine messe a disposizione dalle banche, nella loro versione digitale. Si può trovare la modesta liquidità richiesta in pochi e semplici click, a patto che la domanda di finanziamento sia corredata da tutta la corretta documentazione.

La richiesta di un piccolo prestito, dev’essere accompagnata dalla medesima documentazione di un tradizionale finanziamento, ovvero: ultimo CUD/dichiarazione dei redditi; ultime tre busta paga: documento in corso di validità (patente, passaporto o carta d’identità); codice fiscale/tessera sanitaria; permesso di soggiorno per i cittadini extracomunitari.

Come acquistare smalti e vernici a Torino

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Nel momento in cui decidiamo di rinnovare la nostra casa, dobbiamo fare attenzione a molti fattori. Da questo punto di vista anche le vernici che scegliamo possono essere importanti. Infatti non basta semplicemente cambiare colore attraverso l’uso di prodotti specifici, ma bisogna puntare anche sulla qualità dei prodotti che utilizziamo per verniciare. Spesso il contesto in cui viviamo ci offre la possibilità di scegliere fra numerosi prodotti e aziende che li mettono a disposizione. Basti pensare, per esempio, come vivere in una grande città come Torino offra molte opportunità da questo punto di vista. Ma se viviamo a Torino o in un’altra grande città italiana, come facciamo ad orientarci? Vediamo di scoprirne di più.

Il punto di riferimento per smalti e vernici a Torino

Per scegliere le vernici a Torino possiamo affidarci all’esperienza di Orn Srl, un’azienda che punta sulla qualità dei prodotti. Questa azienda a cui abbiamo fatto riferimento dispone di un magazzino con grande quantità di smalti e vernici, prodotti dedicati ad ogni tipo di applicazione.

Infatti le vernici possono essere utilizzate sia in campo civile che nell’ambito industriale. Orn mette a disposizione prodotti sia per la verniciatura degli interni che degli esterni e dà la possibilità di usufruire di vernici per lavorazioni speciali.

Fra i prodotti che vengono messi in evidenza, possiamo ricordare gli smalti speciali, come quelli a rapida essiccazione o quelli poliuretanici.

Come scegliere la vernice giusta

Tenendo conto della scelta degli smalti o delle vernici per le lavorazioni che abbiamo intenzione di realizzare, ci sono diversi fattori di cui tenere conto. Infatti bisogna considerare qual è la superficie da verniciare e qual è l’effetto che si desidera ottenere.

Esistono diverse tipologie di vernici, che consentono di ottenere anche effetti differenti. Per esempio possiamo ricordare la vernice a base d’acqua, che è fra le tipologie più diffuse. L’ingrediente principale è costituito proprio dall’acqua, che consente una pulizia semplice, e inoltre è un prodotto che si asciuga molto in fretta.

Per esempio le vernici traspiranti, come quelle lavabili, che sono utili per combattere la condensa, o le vernici igienizzanti da utilizzare contro la muffa rientrano proprio fra le vernici a base di acqua.

Poi possiamo ricordare anche la vernice a base di olio, che utilizza l’olio alchidico o l’olio di lino. È un tipo di vernice più resistente e i suoi colori sono di solito molto brillanti. Chi vuole può scegliere la vernice smaltata, che comunemente è chiamata smalto e ha la possibilità di essere molto duratura, creando un effetto lucido.

Le vernici speciali

Parlando di tipologie di vernici, non possiamo fare a meno di considerare le vernici speciali, come per esempio quelle luminose. Queste ultime hanno la caratteristica particolare di assorbire la luce in condizioni di luminosità e di rilasciarla quando l’ambiente diventa buio.

Tra le vernici speciali rientrano anche quelle aerosol, che sono di solito sotto forma di bombolette spray. Sono molto utili, perché possono essere usate su superfici di differenti materiali, come, per esempio, i metalli, il vetro, la plastica e il legno.

La vernice più giusta è possibile sceglierla non soltanto in base alla tipologia di solvente con cui è realizzata, ma anche per la differenza di lucentezza che riesce a creare. Fra queste lucentezze differenti ci sono la high-gloss e semi-gloss, che è un effetto realizzato dalle vernici più lucide e che sono adatte alle finiture, alle porte e alle finestre. Poi possiamo ricordare anche l’effetto egghsell-satinato, tra il lucido e l’opaco, e le vernici dall’effetto matt-opaca, che vengono utilizzate soprattutto per mettere a punto colori più scuri. Quest’ultima, oltre ad essere ideale per i soffitti, si può utilizzare molto comunemente anche per i vari ritocchi da definire in un ambiente.