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Ballo: i benefici per la terza età

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Ballo: i benefici per la terza età

Stiamo vivendo un periodo particolare, durante il quale molte delle attività che hanno caratterizzato da sempre la nostra quotidianità – e la nostra ricerca di un maggior benessere – sono, per motivi di emergenza sanitaria, ferme. Non bisogna però demordere, perché presto tutto ricomincerà e ci sarà di nuovo la possibilità di prendersi cura di sé con attività fisica mirata che, per chi ha già una certa età, può voler dire aprirsi al mondo del ballo.

Che si parli di scuola di danza a Torino o di realtà formative in altre città non importa. Il ballo per la terza età è un vero toccasana. Scopriamo i suoi benefici nelle prossime righe.

Ballo: perché fa bene a chi è avanti con gli anni

Il ballo è un ottimo alleato del benessere in età avanzata per diversi motivi. Prima di tutto, è il caso di citare il suo essere una forma di ginnastica dolce, che non mette troppo a repentaglio le articolazioni e i muscoli.

Inoltre, il ballo aiuta a tenere sotto controllo la pressione arteriosa, con ovvie ripercussioni benefiche per la salute cardiovascolare. Non bisogna dimenticare che, in virtù del rigore posturale che molto spesso richiede, il ballo permette, dati alla mano, di apprezzare una riduzione del dolore durante le camminate.

Si potrebbe andare avanti ancora molto a parlare dei motivi per cui il ballo in età avanzata fa bene! Tra questi rientra la necessità di stimolare una facoltà fondamentale per l’essere umano: la concentrazione.

Questo, per molte persone anziane, è un modo per esercitare l’efficienza cognitiva che non ha eguali. La scienza si è più volte soffermata sul ruolo che la danza può avere nel miglioramento del benessere di soggetti anziani.

Tra i tanti lavori che si possono chiamare in causa citiamo una revisione pubblicata nel 2017 e condotta da un’equipe attiva presso la University of Hawai’i a Manoa. Gli esperti in questione si sono focalizzati su 18 studi riguardanti persone di età superiore ai 60 anni. Alla fine della revisione, hanno scoperto che, a prescindere dallo stile – sono stati presi in esame gli effetti della danza contemporanea, del pop e del jazz – questa tipologia di attività fisica è in grado di influire in maniera positiva sulla forza, sulla resistenza e su altri aspetti della forma fisica funzionale di persone avanti con l’età.

Come danzare anche durante le restrizioni sociali

Viviamo in un periodo in cui tutta Italia è coinvolta nelle restrizioni finalizzate a contenere il contagio da Coronavirus. Nonostante questo, si moltiplicano online le iniziative da parte di scuole o insegnanti liberi professionisti che organizzano, anche via Zoom, corsi per utenti della terza età. Come scegliere il più adatto alle proprie esigenze? Innanzitutto è opportuno informarsi in merito alla formazione dei docenti, che devono essere specializzati in percorsi formativi inerenti la danza per persone della terza età.

Un altro consiglio tanto semplice quanto importante prevede il fatto di cominciare gradualmente. Se non si balla da tanto tempo è bene iniziare gradualmente. Una volta alla settimana va benissimo.

Se si convive con un partner e si ha modo di condividere la passione per il ballo, è cruciale scegliere bene la tipologia. Tra i migliori per chi è avanti con gli anni troviamo il liscio, il fox trot, il mambo e la samba.

La pratica del ballo deve ovviamente essere associata a un’attenzione complessiva alla salute. Questo vuol dire concentrarsi anche sull’alimentazione, dando spazio a cibi caratterizzati dalla presenza di calcio e ricordandosi di assumere, in occasione dei pasti principali, pasta, riso e cereali. Da non dimenticare è la carne bianca – da consumare 2/3 volte a settimana – e un frutto al termine di pranzo e cena.