Con la morte di Ugo Scassa, scompare un grande
conoscitore dell’arazzo ad alto
liccio,tecnica di tessitura complessa e spettacolare, che ha origine presso le
antiche civiltà occidentali e orientali. In occasione della nomina da parte del
Comune di Asti nel 2010 Ugo Scassa Maestro del Palio, riceveva l’incarico di
disegnare ed eseguire il drappo che sarebbe stato consegnato al vincitore del Palio,dell’edizione
2010. In quell’evento sono state aperte le porte dell’allestimento del Museo degli Arazzi avvenuto nei suggestivi locali architettonici
e culturali dell’edificio della Certosa
di Valmanera alle porte della città astense. La ristrutturazione avvenuta dall’interessamento
della Provincia di Asti con il
contributo della Fondazione della Cassa Risparmio di Asti ( che la è
proprietaria dell’arazzo”Apollo e Dafne” di Corrado Cagli, proveniente dalla
collezione Angelo Rizzoli di Milano, ospitato nella Sala del Consiglio di Amministrazione
che è stata ribattezzata Sala dell’Arazzo), venivano esposti oltre duecento
esemplari di arazzi. Per l’evento è stato pubblicato un interessante
pubblicazione:”MUSEO DEGLI ARAZZI SCASSA”( Edizioni Skira pp.191 b/n e colori),
questa pubblicazione sono ancora in vendita alcune copie al Bookshop di Palazzo Mazzetti . Ugo Scassa nasceva a
Portacomaro d’Asti nel 1928 , per trasferirsi dal 1934 ad Asti, si diplomava
geometra nel 1947, e rimaneva libero professionista fino al 1957 quando apriva con il pittore Filippo Scroppo in via
Viotti a Torino, la galleria d’arte”Il Prisma”, e costituiva la Società Italiana Disegno orientata
verso la produzione di oggetti per l’arredamento su disegno dell’architetto
Ettore Sottsass jr. e di artigianato artistico su disegno di artisti
contemporanei. Nel 1960 la Commissione artistica della Società di Navigazione
Italia presieduta da Giulio Carlo Argan, affidava alla Società di Scassa la
tessitura di sedici arazzi destinata alla
decorazione del Salone delle feste di prima classe della turbonave
Leonardo da Vinci. Nel 1964 trasforma la Società Italiana Disegno in un azienda
artigiana con la denominazione Arazzeria Scassa e con questo nome firma i trentasei arazzi che tra il 1964 e il 1965
gli vengono ordinati, sempre dalla Società di Navigazione Italia, per la
decorazione delle due turbonavi gemelle Michelangelo
e Raffaello. Le opere di arazzeria Scassa si trovano nelle collezioni delle
Gallerie Pontificie della Città del Vaticano, nell’Ufficio di Presidenza del
Senato della Repubblica Italiana, e in
molte altre istituzioni repubblicane e
bancarie.

L’Arazzeria Scassa , ha tradotto in arazzi i grandi capolavori
pittorici del Novecento, a partire dal rapporto con Corrado Cagli (recentemente
i locali di Palazzo Mazzetti gli hanno ospitato una grande retrospettiva),
molti altri artisti incontrati e coinvolti nella storia dell’arte da
Capogrossi, a Casorati de Chirico, Guttuso, Mastroianni, Mirko, Spazzapan,
Vedova, e non soli italiani ma molte avanguardie europee come: Botero, Ernst, Kandinskij,
Klee, Mirò, Matisse e Warhol. Degli oltre duecento arazzi realizzati,il museo ne
conserva oggi un sesto:tutti gli altri, arricchiscono prestigiose collezioni private, inoltre, sempre l’arazzeria
Scassa ha tessuto i Gonfaloni delle
Regioni Lombardia e Piemonte, della Provincia di Asti e delle città di Asti,
Taormina e Serra de’Conti (Ancona).
Gianfranco
Piovano