La popolazione, italiana e non solo, è sempre più anziana. Per rispondere a questo cambiamento della società, è cresciuta la richiesta di professionisti che hanno competenze fondamentali per la salute e il benessere di chi non è più in età così verde. Tra questi, è possibile includere l’OSS (operatore socio sanitario).
Non importa che ci si occupi di assistenza per anziani a Torino o si lavori in un’altra città: in Italia, il percorso per diventare operatori socio sanitario è il medesimo. Quali sono gli step da seguire? Nelle prossime righe, sperando di esserti d’aiuto, ne abbiamo riassunti alcuni.
Percorso formativo per diventare operatore socio sanitario
Quando si parla di come diventare OSS, la prima cosa da ricordare è la necessità di seguire un corso di formazione di natura sia teorica, sia pratica. L’iter in questione ha una durata massima di 18 mesi. Complessivamente, bisogna tenere conto di un monte ore massimo pari a 1000. Una volta concluso il corso, per attestare l’acquisizione delle competenze bisogna dare un esame.
Per quanto riguarda il programma del corso da operatore socio sanitario, ricordiamo che è in modalità blended learning. Ciò significa che parte delle ore di formazione vengono gestite online. Cosa si può dire, invece, in merito alle materie? Che il programma dei corsi per diventare OSS comprende l’attenzione a diversi ambiti.
Tra questi è possibile citare la legislazione, sia nazionale sia regionale, in ambito previdenziale e socio-assistenziale. Proseguendo con i dettagli relativi al programma dei corsi per OSS, è impossibile non chiamare in causa tutto quello che riguarda gli elementi di legislazione sanitaria e organizzazione dei servizi.
Nell’ambito dei programmi dei corsi per operatori socio sanitari non manca il focus sul diritto del lavoro, così come l’approfondimento di tematiche di psicologia e sociologia. Per quanto riguarda l’aspetto pratico, ci si focalizza invece sugli interventi assistenziali rivolti alla persona in determinati contesti di degenza e su tutto quello che riguarda l’igiene degli ambienti.
Chi può diventare operatore socio sanitario
L’accesso ai corsi di OSS è permesso a chiunque abbia finito la scuola dell’obbligo e a chi ha compiuto 17 anni. Alla fine dell’esame sopra citato, la persona che ha seguito il corso ottiene un attestato di qualifica.
Come è cambiato il lavoro dell’operatore socio sanitario con la Legge 3/2018
Quando ci si approccia al lavoro dell’OSS, è utile chiamare in causa un testo normativo che ha cambiato tanto la professione in questione. Di cosa stiamo parlando? Della Legge 3/2018, la cosiddetta Legge Lorenzin.
La legge, entrata in vigore nel suddetto anno, ha previsto l’istituzione di ordini relativi alle professioni infermieristiche e ostetriche. Lo stesso vale per 19 discipline sanitarie di natura non medica. La legge in questione ha previsto altresì la realizzazione di un’area ad hoc per gli OSS, ossia quella socio-sanitaria.
Rimanendo nell’ambito degli operatori socio sanitari, ricordiamo che il testo normativo firmato dall’ex Ministro della Salute ha stabilito altre tre novità importanti. Si tratta nello specifico della formazione unificata nazionale, degli aumenti di stipendio e dell’istituzione di un elenco nazionale degli OSS. Accanto a quest’ultimo, è il caso di citare anche la nascita di diverse organizzazioni – presenti sia a livello nazionale sia su scala locale – il cui operato è finalizzato all’autodisciplina.
Il testo normativo in questione lascia numerose porte aperte e apre una discussione su tutte. Quale di preciso? L’accesso ai corsi di OSS con una preparazione di base superiore a quella che hanno i soggetti con il titolo di terza media.